POLITICA
Arriva il rally, arrivano le polemiche. "Un brindisi alla coerenza". "La libera circolazione fa bene alla salute?"
Scontro a distanza fra il cardiologo Giorgio Noseda e Lorenzo Quadri. "In Svizzera si agisce per il clima e noi cosa facciamo? Organizziamo un bel rally". "Il problema dell'aria sono i rally, non i frontalieri uno per macchina"

CHIASSO – Torna il rally, tornano le solite polemiche, ancor più accese adesso che di clima si parla molto. “Nel Mendrisiotto i limiti dell’ozono sono quasi sempre oltre la soglia stabilita dalla legge. E noi organizziamo un bel rally!”, si indigna per esempio Giorgio Noseda.Poi c’è chi, come Lorenzo Quadri, si arrabbia perché ritiene che i problemi siano altri.

Il noto cardiologo fa notare come siano state parecchie le registrazioni d’ozono ben oltre le soglie consentite a Chiasso. Addirittura, ricorda suLa Regione, “il Dipartimento cantonale del Territorio, per voce della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo, da parecchio tempo moltiplica i richiami e le raccomandazioni a limitare al massimo l’uso delle autovetture. Consiglia di spostarsi il più possibile a piedi, in bicicletta, di usare i mezzi pubblici e di ricorrere, là dove è possibile, al car sharing. È però la stessa Autorità cantonale, tramite la Sezione della circolazione del Dipartimento delle istituzioni, ad aver rilasciato il permesso al Rally”.

Due comportamenti opposti che lo lasciano perplesso. In Svizzera ci sono state parecchie azioni e accordi a favore del clima, specifica. E da noi, nel nostro piccolo, a Chiasso e Novazzano, cosa facciamo? Organizziamo un bel rally, con il beneplacito di metà dell’Autorità cantonale e con il silenzioso dissenso dell’altra metà. Un brindisi dunque alla coerenza della nostra Amministrazione cantonale!”, termina.

Gli ha risposto, a distanza, Lorenzo Quadri. “Certo, come no. Il problema dell'aria sono i rally. Non i 66'500 frontalieri uno per macchina. Non le decine di migliaia di padroncini. Non i Tir europei in transito parassitario attraverso il Ticino. Cosa ne pensa il cardiologo dell'abolizione della libera circolazione delle persone? Oppure le frontiere spalancate sono un sacro dogma e magari adesso qualche medico di sinistra ci dirà che fanno addirittura bene alla salute? O l'obiettivo era fare la sparata politica?”.

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