BELLINZONA – La questione del radar piazzato dalla Polizia Comunale di Bellinzona ha aperto un vaso di Pandora nelle polemiche sui controlli della velocità ed ha scatenato anche battibecchi politici. Infatti, se dopo la replica via social di Norman Gobbi, il comandante della PolCom bellinzonese gli aveva risposto per le rime, non le manda a dire nemmeno il vicesindaco della capitale, Andrea Bersani.
Che critica il posizionamento del radar, ma anche il Ministro. “Credo sia opportuno che a livello istituzionale si collabori e si discuta laddove vi siano divergenze. Farlo utilizzando i social media e cavalcando l’emotività del momento non mi sembra una via particolarmente indicata”, ha detto a La Regione.
Pur non risparmiando, appunto, critiche a dove è stato piazzato il radar. “Non ho alcuna difficoltà a dire che dal mio punto di vista quella posizione era infelice. Sì può insomma discutere sull’opportunità di posare il radar in quel punto, ancorché non vi sia nulla da discutere dal profilo del rispetto delle regole per le distanze dal cartello segnaletico. Semmai avrei posato il radar nella direzione opposta, ossia dopo l’entrata nel tratto con limite a 50 km/h ”. Ci sarà un approfondimento politico, “ritengo che ancora una volta partendo dal caso di Camorino occorra adottare una linea coerente che valga per tutte le postazioni”, conclude Bersani.