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27.11.2019 - 17:480

Padlina ricorre per far luce sui metodi di spedizione del materiale di voto per i residenti all'estero

"È un ricorso cautelativo al TRAM", spiega l'avvocato. "Occorre far chiarezza e mi attendo da parte dei Comuni piena e totale trasparenza". Carobbio aveva staccato LOmbardi di 46 voti

BELLINZONA – Ormai una settimana fa, l’avvocato Gianluca Padlina ha inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo cantonale (TRAM). Vuole che si faccia luce sulla procedura adottata dai Comuni nella spedizione del materiale di voto per le elezioni federali, in particolar modo per quel che concerne il ballottaggio, in cui Filippo Lombardi è stato battuto per 46 voti da Marina Carobbio.

Il Corriere del Ticino ha interpellato Padlina: “È un ricorso cautelativo al TRAM, occorre fare piena chiarezza, se qualcosa nella trasmissione del materiale di voto agli elettori all’estero non ha funzionato va comunicato pubblicamente, e mi attendo da parte dei Comuni piena e totale trasparenza”.

Diversi residenti all’estero avevano lamentato di aver ricevuto il materiale di voto troppo tardi per poter esprimere il loro parere, forse qualche busta, seppur spedita in tempo, è arrivata dopo il 20 novembre.

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