di Manuele Bertoli*
La scuola ticinese sta bene.
Ieri sono stati pubblicati i risultati dell'indagine PISA, che consentono di sottolineare la solidità della scuola dell’obbligo ticinese.
In letteratura gli allievi del Canton Ticino hanno ottenuto prestazioni superiori rispetto a quelli della media Svizzera e della media OCSE, in scienze raggiungono risultati in linea con la media Svizzera e superiori a quella dell’OCSE, mentre in matematica il Ticino si posiziona al quarto posto a livello mondiale, con un punteggio medio superiore alla media Svizzera e inferiore soltanto a Singapore, Macao e Hong Kong.
Ciò che più mi conforta è però la solida conferma dell’equità del nostro sistema. Un risultato che conferma l’efficacia del modello inclusivo adottato in Ticino, modello che raggiunge un duplice obiettivo: da un lato garantisce un’educazione di qualità e dall’altro offre a tutti gli allievi pari opportunità formative. Tengo a ringraziare tutti gli attori attivi nella scuola, docenti in primis, senza i quali questi risultati non sarebbero stati possibili.
Rimango comunque convinto che si possa fare ancor meglio, agendo sugli elementi qualitativi e superando finalmente gli anacronistici “livelli” in matematica e tedesco in III e IV media. Per farlo, conto sul contributo di tutti gli attori coinvolti (politici compresi), accantonando tutti i pregiudizi.
*Consigliere di Stato, PS