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02.09.2019 - 14:000
Aggiornamento: 17:02

La campanella suona per 53'720 ragazzi. Bertoli non molla: "Si tornerà a parlare di livelli"

"La scuola è un tema importante citato a più riprese durante la campagna per le cantonali. Non dobbiamo attendere anni prima di migliorare il sistema", ha detto il Ministro. Introdotte alcune novità. I docenti che iniziano oggi sono 6'417

BELLINZONA – Un po’ di numeri: a tornare sui banchi di scuola oggi sono stati 53’720 allievi, suddivisi in 7'453 che frequentano le scuole d'infanzia, 12'844 le elementari, 12'844 le medie e oltre 5000 i licei, le scuole professionali e superiori. I docenti attivi in tutti i rami sono 6'417.

La scuola è stata a lungo tema di discussione politica, fino alla bocciatura della riforma de La Scuola che verrà firmata Bertoli. E deve continuare a esserlo, chiede il Ministro socialista nella classica conferenza stampa di inizio anno scolastico: “è un tema importante e che è stato citato a più riprese durante la campagna elettorale per le cantonali. Oggi ci sono le condizioni per migliorare il nostro sistema. Ma non possiamo attendere anni prima di compiere questo passo”. Ergo: non va messo nel cassetto fino al prossimo periodo elettorale.

Qualche novità comunque c’è, grazie anche ai soldi per la scuola ottenuti da Bertoli stesso in cambio degli sgravi fiscali (si parla di un costo di 1.3 milioni nel 2020, 5.9 milioni nel 2021, 14 milioni nel 2022, 18 milioni nel 2023 e 17.4 milioni nel 2024). Lo definisce infatti “l’anno sotto il segno delle riforme”.

Dall’anno scolastico prossimo verrà ridotto il massimo di allievi per classe da 25 a 22, in modo da garantire più attenzione per ogni alunno. Tradotto, ci saranno 55 classi di elementari e 13 di medie in più in tutto il Ticino. Dato che non è stato possibile introdurre la stessa riduzione per la scuola dell’infanzia, parte la co-docenza, “che permetterà da un lato di gestire meglio l'individualità degli allievi e, dall'altro, di sgravare i maestri”.

Altra novità saranno i laboratori in italiano, matematica e tedesco per gli allievi del primo biennio di scuola media. Bertoli specifica anche che si tornerà a parlare di livelli, un suo cavallo di battaglia, nonché uno dei temi principali della campagna pre-votazione su La Scuola che verrà. Non oggi, ma l’argomento tornerà di attualità.

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