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05.12.2019 - 09:000

Le FFS: "Con la fine dei cantieri ci saranno meno disagi". Pronti biglietti speciali e treni doppi

La deputazione ticinese a Berna ha incontrato i vertici delle ferrovie, che hanno sottolineato come il Ticino sia uno dei Cantoni in cui piu si è investito e che circa la metà dei ritardi parte dall'Italia: "Serve colloquiare ancora con la Penisola"

BERNA – Non è uno dei periodi più felici per il traffico ferroviario in Ticino, con i disagi che spesso interessano le tratte, sotto forma soprattutto di ritardi e di treni sovraffollati (un paio di persone sono anche svenute). Ieri mattina la deputazione ticinese a Berna ha incontrato i vertici delle FFS.


Va detto che si tratta di incontri periodici e già agendati, dunque non necessariamente concentrati sulla stretta attualità. Le FFS hanno sottolineato come il Ticino è stato uno dei cantoni in cui hanno investito di più, basti pensare ai cantieri ancora aperti, alla galleria di Paradiso, al corridoio di 4 metri, alle rampe del Ceneri e fino a poco fa al Gottard, oltre ai rifacimenti delle stazioni di Lugano e Bellinzona. “Gestire cosi tanti stravolgimenti epocali in un momento in cui si stann concretizzando tutti i cantieri è il tema”, ci ha detto il presidente delle deputazione Marco Chiesa. “Tutto noi veniamo a Berna col treno e dunque conosciamo le problematiche e i disagi”.


È stato spiegato come quasi la metà dei ritardi è accumulata dall’Italia. I politici hanno chiesto la ripresa dei colloqui con il Ministero dei Traporti italiano, che al momento è però impegnato sul fronte Alitalia. “E fra le righe abbiamo capito che fa come un muro di gomma”, ha aggiunto Chiesa.


La direzione è comunque consapevole di questa necessità, così come ha garantito che anche con l’utilizzo dei Giruno saranno garantiti sufficienti posti. L’introduzione del materale rotabile darà certe garanzie maggiori di sicurezza e affidabilità, non si rischierà di trovarsi senza una carrozza se essa è da manutenzionare. E se proprio i posti non bastassero, le FFS sono pronte a inserire i treni a due piani.


Per quanto concerne il Ticino, una delle misure a cui si pensa è una politica di prezzi favorevoli in fasce meno utilizzate, per permettere a chi non è obbligato a scegliere un determinato orario di optare per un altro, spendendo meno e rendendo meno affollati i treni.


“Ci è stato garantito che dopo la fine dei cantieri ci sarà una stabilizzazione dei disagi”, ha spiegato Chiesa. Fra poch mesi ci rivedremo. C’è stata comprensione per i nostri problemi ma con quella facciamo poco: dovremo tenere la pressione sui vertici FFS, una pressione che ci sarà anche in vista della conclusione del cantiere del Ceneri”.

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