BELLINZONA – Dopo le firme appena consegnate per l’aeroporto, si preannuncia, in caso di decisione affermativa del Parlamento, il lancio di un altro referendum che farà discutere. La Lega ha infatti intenzione di mandare al voto la popolazione, se l Gran Consiglio dirà sì, sul mezzo miliardo che il Governo chiede di stanziare a favore della cassa pensione degli impiegati statali.
“Questo dopo che solo sette anni fa (non settanta!) ne aveva stanziati altrettanti! Già allora la Lega dei Ticinesi era contraria”, si legge sul Mattino, dove campeggia un’immagine di Vitta che ‘munge’ una mucca, metafora del ‘mungere la popolazione’. Per i leghisti, la situazione pensionistica è inftati solo colpa dei ministri PLR susseguitisi negli anni.
“Se non ci si può più permettere la Rolls Royce, semplicemente si passa alla Fiat! Ovvero, si interviene sulle rendite tagliando qualche prestazione privilegiata! E magari anche ridimensionando un’amministrazione pubblica gonfiata come una rana che si inventa il lavoro per giustificare la propria esistenza, e che pesa come un macigno non solo sulle tasche, ma anche sulle libertà dei contribuenti!”, gli stessi contribuenti che “lavorano nel privato ha già dovuto risanare la propria, di cassa pensione. E adesso, secondo il ministro delle finanze, dovrebbe mettere mano al sempre più magro borsello per mantenere i privilegi anacronistici degli statali, privilegi che la maggior parte lavoratori si possono solo sognare? Senza contare che i funzionari pubblici già beneficiano di buoni stipendi e soprattutto del posto di lavoro garantito a vita, a differenza di chi è attivo nel privato? Ma non ci siamo proprio!”.
Per il settimanale, se in sette anni si chiede un miliardo, significa che ci ha gestito la cassa pensione, ovvero i Ministri liberali, non lo hanno fatto nel migliore dei modi.
Se dovesse passare il sì in Parlamento, verrà lanciato il referendum: “e poi vedremo se i cittadini ticinesi saranno d’accordo di farsi depredare per continuare a finanziare all’infinito i privilegi pensionistici dei troppi statali!”.