MENDRISIO – La panne di Swisscom, che ha interessato anche i numeri di emergenza, preoccupa. Intervistato da noi, Alessandro Trivilini ha spiegato che ci saranno altri guasti e si è chiesto quale piano di risposta agli incidenti abbia messo in atto il colosso. La portavoce si è scusata, senza rispondere esaustivamente al quesito che le avevamo girato.
E anche la politica è preoccupata. “Lo scorso 11 febbraio tra le 22:33 e le 00:10 non hanno funzionato Internet, la telefonia di rete fissa, alcuni numeri di emergenza, la telefonia mobile via VoLTE (Voice over LTE o 4G/LTE) e Swisscom TV. Il fatto grave che pure alcuni numeri di emergenza non hanno funzionato e questo è per la seconda volta nel giro di poche settimane. La Swisscom, tramite la sua portavoce Ivana Sambo ,precisa che durante l'esecuzione di alcuni lavori si è verificato «un errore umano multiplo»”, riassume Massimiliano Robbiani, autore di un’interrogazione.
“Gli errori umani capitano e capiteranno sempre, ci mancherebbe, ma che il tutto possa compromettere un soccorso verso la cittadinanza solo perché non funzionano i numeri d’emergenza, è molto grave”, prosegue, per poi chiedere:
"• Il Consiglio di Stato ha preso posizione e chiesto lumi a Swisscom su quanto è successo?
• Se si, sono arrivate rassicurazioni affinché il tutto non si possa ripetere?
• I mezzi di soccorso, anche in caso di guasti telefonici, sono sempre allarmati tempestivamente in caso di bisogno?
• In questi due casi di guasti appena avvenuti, il famoso “piano B” ha funzionato?"