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17.04.2020 - 15:300

Settore socio-sanitario, è ora di... Prima i nostri?

Tiziano Galeazzi ricorda come l'EOC abbia pubblicato un annuncio cercando personale residente. "Quanto se ne è presentato? Che tipo di contratto ha avuto? Ci sono possibilità che queste persone restino al lavoro? E il futuro?"

BELLINZONA – La crisi Coronavirus ha senza dubbio messo in evidenza quanto il settore socio-sanitario sia strettamente legato con i frontalieri. Ora che il picco sta passando, Tiziano Galeazzi per l’UDC interpella il Consiglio di Stato sulla situazione.

“Sebbene e fortunatamente la curva dell'infezione sembra sia sotto controllo oggi, cogliamo l'occasione però per porre qualche domanda in questa fase e in quella futura, vista la convivenza che dovremo ancora avere con Covid19 e con altre simili patologie potenziali in futuro”, scrive, spiegando che “questa pandemia porta e porterà a delle riflessioni non indifferenti nel futuro di tutti i settori lavorativi e comportamentali per l’intera società”.

Ricorda che l’EOC aveva chiamato a raccolta il personale residente per supportare i sanitari in questo periodo delicato. E ringraziando chi si è messo a disposizione, chiede:

"A) Dall'annuncio fatto pubblicamente dall'EOC per l'assunzione di personale extra, (non nell'attuale organico) quante persone si sarebbero annunciate? (Quanti residenti e quanti stranieri)

B) Queste persone neo assunte in emergenza sono tutt'ora operative nei vari ospedali o altre strutture sanitarie ticinesi?

C) Che tipo di contratto lavorativo è stato stipulato e per quanto tempo?

D) Ritiene il Consiglio di Stato che queste persone che si sono spontaneamente offerte e messe a disposizione, specie i residenti in Ticino, possano essere prese in considerazione per essere integrate definitivamente e gradualmente nei rispettivi organici ospedalieri o simili?

E) Non reputa il Consiglio di Stato di incentivare di più, in futuro, la formazione e l'assunzione di personale paramedico e infermieristico in Ticino, affinché si assumano maggiormente ticinesi e residenti a km zero?

F) Il Consiglio di Stato ha intenzione di rivedere tutto questo settore affinché non dipenda più così tanto da personale proveniente dall'estero? (Il rischio è che in futuro gli Stati esteri precettino i loro concittadini e li obblighino, per questioni sanitarie gravi, a restare in Patria. Per ora non è successo ma la possibilità rimane in futuro per qualsiasi calamità che oggi non possiamo prevedere)"

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