BELLINZONA – Continuano i colpi di scena legati alla Magistratura ticinese e in particolar modo al rinnovo delle cariche. Come ormai noto, cinque procuratori pubblici in carica hanno ricevuto preannuncio negativo da parte del Consiglio della Magistratura.
Avevano richiesto i documenti per poter capire che cosa venisse loro contestato, ricevendo un secco no. E ora il Consiglio della Magistratura dice no anche al Gran Consiglio.
Il Parlamento sarà l’organo deputato all’elezione dei procuratori. Al fine di poter capire i motivi delle bocciature, la commissione Giustizia e diritti aveva a sua volta chiesto gli incartamenti.
Secondo il Consiglio della Magistratura, dare ai componenti della commissione l’accesso agli atti vorrebbe dire, come riporta La Regione, venir meno alla separazione dei poteri.
La Commissione stessa, presieduta da Luca Pagani, potrebbe attivare l’alta vigilanza sulla vicenda.