BERNA - Si farà, a breve, qualcosa per regolare i movimenti transfrontalieri, sia quelli dei ticinesi che si recano in Italia per commissioni o altri scopi, sia quelli dei lavoratori frontalieri? Lo chiede in un'interrogazione il Consigliere Nazionale UDC Piero Marches.
Lo fa esponendo alcuni dati. "Nella provincia di Varese il 28 ottobre u.s. sono state registrate ben 1'902 persone infettate da Covid-19, un quarto di quelle rilevate in tutta la regione Lombardia, che nello stesso giorno ne ha contabilizzati 7'559. Molti abitanti della provincia di Varese lavorano in Ticino grazie a un permesso G da frontaliere. È innegabile, che come avvenuto in primavera in occasione della prima ondata Covid-19, lo spostamento da e per il Ticino ha contribuito ad aumentare in modo esponenziale il numero di contagiati in Ticino", uyn problema che "si pone anche per i diversi Ticinesi che si recano in Italia per acquisti o per affari privati".
"Attualmente la situazione relativa al Covid-19 in Ticino è seria, seppur probabilmente meno acuta che in altri Cantoni, ma rimane la preoccupazione di non dover rivivere la stessa situazione della scorsa primavera", scrive il deputato, chiedendo al Consiglio Federale:
"1. Condivide la preoccupazione esposta precedentemente e in particolare relativa alla pericolosità dei molti movimenti da e per il Ticino dei molti lavoratori frontalieri?
2. Che misure intende adottare per cercare di limitare un'ulteriore peggioramento della situazione in Ticino?
3. Sono previste misure a breve per rallentare lo spostamento dei lavoratori frontalieri da e per il Ticino?
4. Sono previste misure a breve per rallentare lo spostamento dei residenti in Ticino da e per l'Italia?"