LUGANO - Il tema molinari è più caldo che mai a Lugano. Dopo le parole del CSOA, da cui si evince come gli autogestiti siano convinti che in realtà si sia già deciso per lo sgombero ma si tentenni ufficialmente per coglierli impreparati, a dar loro manforte arriva il Forum Alternativo luganese, che entra a gamba tesa su Bertini.
"Il municipio apparentemente sceglie di non decidere, le voci, i forse e i ma, dicono anche hanno già deciso lo sgombero e attendono solo l’ok della polizia cantonale...!!! Gravissimo se fosse vero, una decisione assolutamente fuori luogo come del resto le dichiarazioni a caldo", si legge in una nota, dove appunto si dà ragione ai molinari. "Di sicuro sappiamo che nell’esecutivo c’è molta tensione! L’auspicata svolta, la “soluzione finale” tanto auspicata da sindaco e vice, potrebbe dover attendere. L’auspicio di una forte maggioranza è ancora in divenire, siamo al consolidato 4:3! Per tutti, è un bene che tre municipali, pur con i loro distinguo, frenino l’impaziente opera di pulizia “etnica” di cui la città sembrerebbe avere così tanto bisogno, a detta dei magnifici quattro e relativi fans!".
E parte l'attacco al liberale: "A noi preme rimarcare come lo sceriffo Bertini, ad un passo dal pensionamento politico e che siede ancora nell'esecutivo solo grazie all'annullamento delle elezioni dello scorso anno, si ostini a portare a termine la sua battaglia personale contro gli odiati Molinari. Il nostro Trump nostrano non vuole essere da meno del noto ex presidente, la sua sete di giustizialismo è a nostro avviso fuori posto, tant’è che è riuscito a far passare una manifestazione promossa da donne e supportata da una maggioranza di ragazze come un attacco alle istituzioni che ora va debitamente punito! Il buon senso vorrebbe, oltre ad aver amministrato la cosa pubblica in condizioni speciali (i mandati durano 4 anni), ad un mese o poco più dalle elezione, la bontà di astenersi da decisioni così importanti e delicate e lasciarle al nuovo esecutivo che avrà tempo per ponderare ogni decisione, anche perché sarà il nuovo esecutivo e il CC a dover gestire le conseguenze di questa grave e incomprensibile decisione".
Infine: "Il buon Michele riuscirà a farsene una ragione?".