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19.07.2022 - 09:330

Max Robbiani sul fatto di sangue di Lugano: "Che ci faceva l'asilante algerino in discoteca col coltello?"

Il deputato leghista interroga il Consiglio di Stato sul caso della ragazza accoltellata per aver rifiutato le avance

LUGANO – Che cosa ci faceva l’asilante algerino alle tre di notte in una discoteca con un coltello? È la domanda chiave che il deputato leghista Massimiliano Robbiani pone al Governo. “Domenica 10 luglio, all’alba, in centro Lugano, fuori da una discoteca – scrive nell’interrogazione - una ventenne, domiciliata nella regione, è stata accoltellata da un asilante algerino di 19 anni, riportando lesioni al mento e all’avambraccio. Come riportato da diversi media, la scintilla violenta dell’uomo è nata perché la ragazza all’interno della discoteca, avrebbe rifiutato le sue avance. Fortunatamente quest’ultima non ha riportato lesioni gravi” (LEGGI QUI).

Robbiani rivolge alcune domande al Consiglio di Stato: “Come mai l’asilante algerino si trova in Ticino, visto che in Algeria non è in corso nessuna guerra? L’aggressore alloggia in un centro per asilanti? Se sì, cosa ci faceva a Lugano alle tre di notte? Non ci sono degli orari per il rientro? Se non vive in un centro per asilanti, ma in un appartamento pagato dai contribuenti, pure in questo caso, non ci sono delle regole per poter uscire ed entrare? Si si, quali? Nelle discoteche i controlli sono così poco efficaci, visto che l’algerino ha aggredito la ragazza dopo essere uscito dal locale (si presume che sia sempre stato in possesso del coltello)?”

 

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