BELLINZONA - Il ForumAlternativo ritira il suo appoggio alla lista PS/Verdi per il Consiglio di Stato. Lo comunica il Movimento in una nota, facendo capire come le sue richieste siano state disattese, in particolare da parte dei Verdi, per cui la decisione è apparsa inevitabile.
Da Gysin a Carobbio e Demaria, cosa succede a sinistra
All'inizio delle discussioni per determinare i candidati, si era quasi certi che gli ecologisti avrebbero candidato Greta Gysin, che ha poi rinunciato a essere in lista. "A quasi tre anni dalla mia elezione in Consiglio nazionale, il lavoro da fare a Berna rimane molto – e io vorrei continuare a farlo con la convinzione e la passione di questa legislatura almeno per un altro po’. Oltre alle questioni climatiche, sto lavorando a temi importanti come la lotta alla violenza digitale e alla violenza di genere e i diritti nel mondo del lavoro: vorrei ottenere ancora qualche successo prima di lasciare Berna. Nel biennio 2024-2025, in caso di rielezione, assumerò poi la presidenza della commissione istituzioni politiche: anche questo è un passo importante sia per me personalmente che per il partito Verde. Per me è davvero troppo presto per lasciare la Capitale federale", aveva detto (leggi qui).
I due partiti hanno deciso che la formula per la composizione della lista sarà 2-2-1 e unirà esperienza e rinnovamento.
In casa PS si è deciso di puntare su un nome forte come quello di Marina Carobbio, che ha compiuto una scelta diversa rispetto a quello della collega verde. Amalia Mirante attraverso una serie di post social aveva espresso il desiderio di essere presente per giocarsi un posto a Bellinzona, ma la Conferenza Cantonale ha voluto puntare appunto su Carobbio e su Yannick Demaria come candidato di rinnovamento (leggi qui e leggi qui).
Il FA: "Tra Verdi e PS tutto limitato alla definizione dei candidati. Noi volevamo..."
Tornando al ForumAlternativo, la delusione nella nota è evidente. Addirittura la possibilità di strappare un seggio alla destra ora viene vista come meno probabile.
"Durante gli incontri con PS e Verdi i rappresentanti del FA avevano inutilmente lamentato la quasi assenza di una discussione seria su un programma politico comune, evitando quindi che il tutto si limitasse alla definizione delle probabili candidature", si legge.
La condizione per un sostegno esterno alla lista per il Governo era uno: "avevamo soprattutto e chiaramente segnalato che il nostro appoggio dipendeva dall'accettazione da parte dei Verdi di costituire una lista comune, intitolata "Verdi e ForumAlternativo", per l'elezione del Gran Consiglio, basata su un programma che riunisse rivendicazioni ecologiche e sociali, assolutamente urgenti vista la crisi climatica e sociale che stiamo vivendo. Dopo molti tentennamenti i Verdi hanno ora rifiutato questo approccio, per cui al FA non restava purtroppo altro da fare che ritirare il suo appoggio a tutta l'operazione".
E ora? "Il FA intavolerà ora trattative con le altre forze della Sinistra Alternativa, che assieme al FA avevano contribuito in una proporzione numerica praticamente equivalente a quella dei Verdi al clamoroso successo registrato dalla lista "Verdi e Sinistra Alternativa" alle ultime elezioni Federali del 2019".