BELLINZONA - Solo UDC e Lega hanno votato per l'urgenza, dunque per discuterne oggi, della mozione di Pamini sulla non compatibilità tra le cariche di senatore e Consigliere di Stato. Nulla da fare, dunque, per la richiesta di rendere obbligatorio per chi si vuole candidare per Bellinzona e siede già a Berna di inoltrare le proprie dimissioni entro aprile.
Non sono mancate le polemiche, comunque. Il PS ribadisce che la via migliore è quella del dialogo e ha parlato di legge ad personam per il caso di Marina Carobbio, mentre anche PLR e Centro hanno fatto notare che il problema, comunque, esiste e va discusso.
"Questa situazione può portare a quello che qualcuno ha definito ‘pasticcio", ha infatti detto il capogruppo del Centro Agustoni, mentre la liberale Gianella ha sottolineato come si stia parlando di diritti democratici e dunque non si possa improvvisare un voto. Anche Matteo Pronzini ha preso la parola, attaccando i socialisti: "Il loro è un goffo tentativo di non andare al voto che sta danneggiando tutta l'area di sinistra".
"È la proposta dell'UDC a essere pasticciata e poco democratica", ha ribadito Sirica, co-presidente del PS, facendo notare come il suo partito ha cercato il confronto. "Di fronte a questa partitizzazione del tema il PS non continuerà nessun’altra discussione di modifica di legge".
Un incontro tra i rappresentanti dei partiti è comunque previsto per il 20 dicembre. Ma il tema, al di là di un eventuale accordo che si potrà trovare, è destinato a continuare a far discutere.