ROMA - Un passo avanti per l'accordo sui frontalieri tra Italia e Svizzera, che prima di entrare in vigore, nonostante sia stato concertato dalle due nazioni, deve essere ratificato dalle Camere italiane.
L'intesa è stata approvata giovedì in Commissione congiunta Esteri e Finanze. Il testo ha ottenuto il via libera e dunque dovrebbe passare agevolmente in Senato. A quel punto mancherà solo la Camera dei deputati.
Ovviamente soddisfatto il primo firmatario del testo di ratifica, Alessandro Alfieri del PD.
"Finalmente, dopo due anni di lavoro, oggi al Senato in Commissione congiunta Esteri e Finanze abbiamo dato via libera al testo di ratifica dell’accordo fiscale Italia-Svizzera. Grazie a questo provvedimento tuteliamo i lavoratori frontalieri e garantiamo risorse aggiuntive per i comuni di frontiera", ha detto.
L'accordo è stato raggiunto nel 2020, ma una serie di cambiamenti ai vertici del Governo italiano lo hanno fermato. Si sperava di poter avere il voto entro il 2022 però non c'erano stati i tempi tecnici, nonostante sollecitazioni da parte di Ticino e Lombardia e nonostante il tema fosse sempre all'ordine nel giorno negli incontri, vedesi la visita di Mattarella in Svizzera.
"È un grande risultato che ci rende estremamente soddisfatti. Il testo approvato oggi è frutto di un lungo percorso di ascolto, confronto e concertazione con le forze sociali e le comunità dei comuni di confine per cui mi sono speso in prima persona", ha aggiunto Alfieri.