BELLINZONA - Marco Chiesa sostiene la buona fede sua, di Piero Marchesi e di Pierluigi Pasi nella gestione della loro fiduciaria, segnalata all'Autorità di vigilanza per presunte irregolarità. La società per 14 mesi non ha avuto in organico un fiduciario, come prevede la legge ticinese.
"Ci siamo mossi nel rispetto dell’articolo 7d secondo il quale non soggiacciono alla LFid, fra gli altri, gli avvocati che possono esercitare la rappresentanza in giudizio nell’ambito del monopolio per le attività coperte dalla Legge federale sulla libera circolazione degli avvocati, legge peraltro di rango superiore a quella cantonale", ha spiegato a La Regione il Consigliere agli Stati. Come avvocato c'era Pasi.
A un certo punto, il legale ha anche "rilevato quote societarie della Ticiconsult Sagl, diventandone il proprietario, nonché il gerente come il sottoscritto e Marchesi".
Chiesa insiste sulla buona fede. Il legale di Ticiconsult, Adriano Sala, sottolinea come da più parti si siano invitati i cantoni a uniformarsi a livello di legge. Il Ticino però ancora non lo ha fatto e "la Legge sui fiduciari crea delle differenze tra i fiduciari e gli avvocati, che già per quanto stabilisce la Legge federale devono mantenere un comportamento irreprensibile in tutte le attività professionali che svolgono".
Per il presidente dell'UDC nazionale si tratta, come già affermato ieri a caldo, di un attacco politico, a un mese dalle elezioni federali dove sia lui che Marchesi sono candidati. E la decisione di un mese fa di inserire realmente un fiduciario in organico non è stata presa per sanare una irregolarità bensì perchè si desidera ampliare l'attività.