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21.06.2024 - 08:480

Caso Gobbi, l'inchiesta verso la chiusura. E la Polizia?

Non sono arrivate richieste di complementi istruttori dalle parti coinvolte. Il Ministro intanto non giudica più tale l'autosospensione. Vitta però ha sottolineato come, per tornare a guidare le forze dell'ordine, serve una risoluzione del Governo

BELLINZONA - L'inchiesta sull'incidente in cui è stato coinvolto il Consigliere di Stato Norman Gobbi e su quanto accaduto dopo sta per arrivare alle battute conclusive. Infatti, come scrive La Regione, sono quasi scaduti i dieci giorni a disposizione del sottufficiale superiore di Gendarmeria che era di picchetto e del capogruppo che era in servizio, per i quali si prospetta un decreto d'accusa per favoreggiamento. Al momento non sono arrivate richieste di complementi istruttori.

Era invece stato prospettato un decreto di abbandono per  l'ufficiale della Polizia cantonale di picchetto quando successe il sinistro. Sul Ministro invece non c'è mai stato alcun procedimento penale pendente.

Che cosa succederà poi a livello politico? Gobbi riavrà la guida della Poilizia, da cui si era autosospeso? In Gran Consiglio l'altro giorno aveva detto che l'autosospensione non è più tale, ma ciò non gli ridà, in automatico, la conduzione delle forze dell'ordine. 

Vitta, infatti, parlando a sua volta al plenum, ieri ha spiegato che l'autosospensione è stata una scelta del collega, che ora non vede più i presupposti per dichiararla. D'altro canto, alla guida della Polizia c'è Zali, e eventualmente sarà il Consiglio di Stato, tramite una risoluzione, a dover modificare la decisione. Il Governo attende ancora l'accesso agli atti, per "poi prendere le decisioni che potrebbero imporsi".

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