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23.08.2024 - 12:490

L'appello del sindaco di Lavizzara al Governo: "Dopo la catastrofe, la piaga del lupo. Abbattimento immediato"

“Occorre una reazione entro pochi giorni e finalmente la possibilità per chi costodisce gli animali sugli alpi di poter abbattere questi carnivori che stanno distruggendo il nostro mondo agricolo”

LAVIZZARA - Il Municipio di Lavizzara ha scritto una lettera aperta al Consiglio di Stato rilanciando l'allarme per le predazioni del lupo. Ecco il testo firmato dal sindaco Gabriele Dazio.

"Dopo la vostra apprezzatissima visita nella Giornata del Presidente del Governo, per la quale vi rinnoviamo i nostri più sentiti ringraziamenti, siamo ora ad illustrarvi una problematica che avete già avuto modo di toccare con mano. Lo faremo per mezzo di una lettera aperta che verrà trasmessa anche ai media.

Non staremo più a elencare i danni che la nostra agricoltura di montagna ha subìto a seguito dell’alluvione degli scorsi 29 – 30 giugno, fatti davvero tristi e preoccupanti che purtroppo tutti hanno avuto modo di vedere e sentire più volte.

È purtroppo però notizia degli ultimi giorni che a questa nostra distruzione è andata ora ad aggiungersene un’altra, ritenuta di certo non tanto meno letale, per un settore già di per sé agonizzante e sofferente come l‘agricoltura; stiamo purtroppo parlando del famosissimo canide chiamato LUPO che ha nuovamente colpito.

Il territorio alpestre e agricolo di Lavizzara, appena messo a durissima prova, si trova ora confrontato con l’arrivo di uno o più lupi che hanno iniziato a predare alcune capre a inizio agosto sull’alpe Zaria, sopra Fusio, e che hanno continuato sullo stesso alpeggio durante gli scorsi giorni fino a indurre il gestore dell’alpe a riportare le capre ai proprietari - con un mese di anticipo rispetto agli scorsi anni - rinunciando così alla produzione dell’apprezzatissimo formaggio Vallemaggia, prodotto della nostra regione e definito „unico“, fabbricato con la mescolanza di latte di mucca e di capra. 

Questo prodotto dall’eccellente gusto è il prezioso derivato dei nostri animali che producono latte di grande qualità pascolando liberi sui nostri alpeggi, dove da sempre hanno la possibilità di brucare l’erba che meglio gli aggrada lungo i pendii dei nostri alpi.

Da pochi giorni la stessa penosa situazione sopraccitata si è purtroppo verificata sul vicino Alpe di Vacariscio-Mognola, sempre sopra a Fusio, con la predazione di ulteriori capre. Inutile dire che l’evidente reazione del gestore dell’Alpe è stata – ben comprensibilmente  –  identica a quella verificatasi sull’Alpe Zaria, ossia lo scarico immediato dello stesso.

Va fatto rimarcare che entrambi questi alpeggi sono stati ristrutturati negli scorsi anni con investimenti notevoli per il miglioramento delle infrastrutture alpestri (caseifici, lattedotto, acquedotti, strade, ecc.) finanziati anche e soprattutto con contributi provenienti dalla Confederazione e dal Canton Ticino. 

È evidente che, se dovesse insediarsi un branco o una coppia di lupi nel nostro Comune e nella nostra Valle Lavizzara, il futuro dell‘allevamento e della tradizionale pastorizia sarebbero a rischio, gli enormi sforzi profusi dai nostri antenati, che nella nostra terra sono stati in grado di sopravvivere per svariati secoli, andrebbero in pochissimo tempo svaniti e buttati alle ortiche con tutte le conseguenze del caso, lasciando quale unica testimonianza ai nostri posteri il ricordo fotografico di immagini che forse non si riuscirebbero nemmeno più a capire.

Ben comprenderete che tutto questo comporterebbe delle conseguenze catastrofiche per l’intera economia del nostro Comune (settore primario e settore terziario, in particolare per il turismo) in un momento di grande incertezza, anche demografica e sociale, quale conseguenza dell’alluvione citata.

Ci si può pure interrogare sul vero senso delle importanti opere di ricostruzione del nostro territorio: che scopo avrebbe recuperare o ripristinare le ampie superfici agricole andate distrutte se poi non avremo più gli attori principali, gli agricoltori, che ne saprebbero garantire la giusta continuità nella loro gestione?

Senza i prodotti della nostra regione, in particolar modo il formaggio Vallemaggia, anche il settore turistico ne soffrirebbe gravemente, pensando soprattutto alla cura del nostro territorio alpestre, agricolo, dei monti e del fondovalle che in pochissimo tempo verrebbero senza ombra di dubbio banalizzati e colonizzati dall’invasione del bosco.

Il Municipio di Lavizzara è molto preoccupato per questa situazione e delle nefaste conseguenze che ne potrebbero derivare, specie di fronte all’impossibilità di intraprendere qualsiasi misura drastica e immediata di semplice autodifesa, per cui invita il Lodevole Consiglio di Stato ad affrontare con la massima determinazione la problematica dell’espansione del lupo in Ticino e in particolar modo nel nostro Comune e nell’intera Vallemaggia.

In considerazione di questo il Municipio di Lavizzara si schiera in netto favore degli agricoltori della nostra Valle e dell’intero settore agricolo, chiedendo l’immediato abbattimento dei lupi presenti sul nostro territorio, questo in favore dei nostri animali, del mantenimento delle nostre tradizioni e del nostro prodotto tipico di nicchia denominato da sempre „FORMAGGIO VALLEMAGGIA“!

Le verifiche del caso, come sempre fatto, non sono ora più sufficienti e per nulla efficaci: occorre adesso una reazione immediata (entro pochi giorni) e finalmente la possibilità per chi costodisce gli animali sugli alpi di poter abbattere immediatamente questi capi viziosi (principio della legittima difesa) che stanno distruggendo per sempre il nostro mondo agricolo e la sopravvivenza di intere famiglie nelle regioni periferiche".

 

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