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Sanità
10.06.2017 - 14:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Caso Rey, "rimangono i dubbi sul fatto che possa esercitare al meglio, ma non si poteva prolungare una sospensione provvisoria"

Il Dipartimento Sanità e Socialità ha reso note alcune precisazioni in merito agli ultimi sviluppi nella vicenda del medico. "Occorrerà ancora tempo prima della fine della procedura"

BELLINZONA - Ha fatto discutere, nei giorni scorsi, la revoca del divieto di esercitare per il dottor Piercarlo Rey, che asportò due seni a una paziente alla clinica Sant'Anna, credendola un'altra. Lo scandalo fece parlare per mesi, dando poi origine alla querelle fra la clinica e il settimanale Il Caffé, che se ne è sempre occupato con dovizia di particolari.

Rey, nel frattempo, era stato sospeso, ma, appunto, qualche giorno fa, gli è giunto il permesso di tonare a operare. E in molti si sono indignati. Il Dipartimento Sanità e Socialità ha voluto precisare in una nota come sono andate le cose:

"Il Dipartimento della sanità e della socialità ha preso atto della decisione, intimata nella giornata di ieri, con cui il Giudice delegato del Tribunale cantonale amministrativo ha revocato la misura che vietava al dr. Piercarlo Rey l’esercizio dell’attività chirurgica in attesa dell’esito del ricorso pendente contro i provvedimenti adottati dal Dipartimento il 16 settembre 2015.  

Anche a seguito delle notizie anticipate dalla stampa, per oggettività d’informazione si ritengono opportune alcune precisazioni. 

La citata decisione rileva come, in base ad un esame sommario degli atti, emergano dubbi sull’adempimento, ad oggi, da parte del dr. Rey di tutte le condizioni per poter esercitare la professione di medico, segnatamente sotto il profilo del requisito della buona reputazione. 

Tuttavia il Giudice ha altresì osservato che i tempi per giungere ad una decisione di merito nell'ambito del procedimento ricorsuale si prospettano alquanto incerti. Quest’ultimo è in effetti stato sospeso in attesa dell'esito della contestuale procedura penale, che è sfociata il 30 marzo 2017 in un decreto d'accusa contro il quale il dr. Rey ha presentato opposizione. Di conseguenza occorrerà ancora del tempo prima della conclusione di tale procedura. Di fronte a questa prospettiva e tenuto conto che il dr. Rey è oggetto ormai da quasi due anni di una limitazione della sua attività professionale, ovvero da un lasso di tempo di poco inferiore alla durata del provvedimento disciplinare disposto nei suoi confronti, il Giudice ha ritenuto che il divieto di esercizio dell'attività chirurgica non possa più essere ulteriormente mantenuto. 

Il giudizio conclude quindi che sebbene quanto rimproverato al dr. Rey rimanga grave, alla luce del tempo trascorso sarebbe eccessivo sottoporre ancora la sua attività medica a limitazioni di natura provvisionale".
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