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Sanità
21.11.2022 - 09:100

Covid, 5'000 franchi di multa a Ostinelli. Ma lui ricorre: "Il mio allarme era giustificato"

Il medico: “Il tono e il modo di esprimermi, soprattutto sui social sono stati a tratti discutibili, ma…”

BELLINZONA – “La mia criticità nei confronti di chi ha gestito la politica sanitaria purtroppo è stata comprovata dai fatti e dalla documentazione scientifica”… Il dottor Roberto Ostinelli non ci sta: ritiene ingiusta la multa di 5'000 franchi (la notizia è stata data ieri sera dalla RSI) che gli è stata intimata dal Dipartimento della sanità, su proposta della Commissione di vigilanza sanitaria, per le sue esternazioni durante la pandemia. Una multa che si aggiunge all’ammenda comminata nei suoi confronti dall’Ordine dei medici.

Nel suo ricorso al Consiglio di Stato, Ostinelli chiede che si “valuti l’inappropriatezza degli interventi delle istituzioni mediche del territorio e della politica sanitaria ticinese che ho palesemente criticato a partire dall’autunno 2020, perché oltre a seminare costante terrore mediatico, non è riuscita a sostenere il popolo calmierando l’allarme pandemico, visto che emergevano sempre più chiari indizi per curare in modo favorevole le persone. L’opinione medica e politica dominante purtroppo ha gravemente fallito perdendosi poi in una dannosa propaganda vaccinale, istigando alla vaccinazione altamente sperimentale, dall’efficacia limitata, ed esacerbando le discriminazioni interpersonali in modo anti-costituzionale. Alla luce dei dati di mortalità globale, nazionale e locale il mio allarme del dicembre 2020 era altamente giustificato ed è rimasto inascoltato, inevaso per 18 mesi, e ridicolizzato...”.

Ostinelli inserisce nel suo ricorso anche un confronto sulla mortalità cumulativa da marzo 2020 fino a inizio estate 2022 in Ticino e in Svizzera: “Ticino: 1’193 morti su 353'000 abitanti: 3’380 morti per milione di abitanti. Svizzera: 14'000 morti su 8'700'000 abitanti: 1’609 morti per milione di abitanti. Perché questa differenza? Più del doppio. E vi prego di non dire che “la popolazione ticinese è più vecchia del resto ella Svizzera”... Non avevo giustamente ragione ad essere preoccupato? Perché nessun ha voluto ascoltare quanto avevo da dire? Eppure, tutti gli attori sanitari erano stati informati”.

Come medico, in scienza e coscienza, avevo assolutamente il diritto di dichiarare in pubblico tutto quanto ho espresso sostenuto da validi principi etici e morali, si legge nel ricorso che il medico ha trasmesso oggi alla stampa: “Come politico, avevo assolutamente il diritto di esprimere il mio dissenso in modo deciso, visto i vari errori commessi, pagati poi dalla popolazione. Il tono e il modo di esprimermi, soprattutto sui social sono stati a tratti discutibili... ma considerando la gravità della situazione, lo schieramento di opinioni, il pathos emotivo di tutti i cittadini, e gli errori perpetrati da un corpo medico miope e poco attento alle critiche scientifiche internazionali crescenti in merito alla “gestione OMS” della pandemia, ritengo che sia stato soltanto un errore secondario e irrilevante. Credo che il Consiglio di Stato debba adesso chinarsi a comprendere come mai il Ticino ha avuto un pessimo risultato nella mortalità cumulativa rispetto alla media nazionale e ad altre nazioni”. 

Ricordo che il nostro cantone, conclude, “guidato dall’Ufficio del medico cantonale ha deciso di procedere alle vaccinazioni di massa con un vaccino sperimentale autorizzato con procedura straordinaria senza procedere ad un consenso informato con la firma del paziente, come la dichiarazione di Helsinki della World Medical Association imporrebbe nelle Good Clinical Practice. Anche con queste procedure irregolari si può sempre soprassedere? È un altro piccolo errore veniale? Quindi sono sempre solo io che ho sbagliato perché anti-collegiale? Credo che alla luce delle conoscenze scientifiche odierne in merito al virus Sars-Cov2, considerando i gravi errori commessi, e l’alta mortalità in Canton Ticino relativa al Covid19 in confronto alla media nazionale e internazionale sia necessaria una seria riflessione politica. Credo che la popolazione necessiti chiare risposte e la giusta trasparenza da parte delle autorità politiche considerata la confusione che le autorità medico sanitarie hanno creato in questi 2 anni. Chiedo inoltre al Consiglio di Stato di valutare attentamente insieme alle autorità mediche l’intervento con delle campagne sui media per dare delle linee guida coerenti in merito alle malattie influenzali invernali già alle porte in quanto la gente resta oggi estremamente confusa”.

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