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26.01.2017 - 16:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Sì al FOSTRA

di Marco Chiesa

Il prossimo 12 febbraio saremo chiamati alle urne per esprimere il nostro voto su importanti temi politici. Il rischio è che il dibattito si concentri su due unici temi, dimenticando e facendo passare in secondo piano un altro soggetto che merita invece un accurato approfondimento. Mi riferisco in particolare alla votazione sul Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) grazie al quale potranno finalmente essere completati importanti progetti (autostrada A5, A9 e A16 per la Svizzera francese o il collegamento A2-A13 per il Ticino) e saranno messi in cantiere ulteriori lavori di manutenzione e di sviluppo della rete delle strade nazionali. Con questo Fondo si intende assicurare il finanziamento alla nostra rete viaria, come peraltro è già stato fatto per il trasporto ferroviario. Infatti nel febbraio del 2014 è stato approvato in votazione popolare il progetto per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF). Si è così potuto fissare un piano per i numerosi progetti di ampliamento e per i lavori di manutenzione e di riparazione da eseguire. Il fondo FOSTRA rappresenta quindi a livello stradale quello che il progetto FAIF, già approvato, rappresenta per la ferrovia, nel pieno rispetto della complementarietà dei mezzi trasporto: a ognuno il proprio fondo di finanziamento. Ne conseguono una maggiore chiarezza, trasparenza e garanzia per il futuro. Ma per il Ticino l’approvazione del progetto FOSTRA rappresenta molto di più. Lo ha messo chiaramente in evidenza il Dipartimento del territorio nelle scorse settimane parlando dei cosiddetti “Programmi di agglomerato di terza generazione”. Si tratta di programmi riguardanti le aree del Mendrisiotto, del Luganese, del Bellinzonese e del Locarnese, che hanno quale scopo quello di favorire il coordinamento nello sviluppo dei trasporti, con particolare attenzione a quello pubblico. In particolare si intende sostenere lo sviluppo di ciclopiste, lo sgravio dei quartieri residenziali, il miglioramento della sicurezza, la mobilità aziendale,… Insomma, questi programmi di nuova generazione hanno quale comune denominatore lo sgravio di traffico motorizzato a beneficio della nostra popolazione. Gli investimenti previsti ammontano a 200 milioni di franchi e riguardano ben 112 Comuni ticinesi. Concretamente, nell’ambito di questi programmi, sono previsti la velocizzazione della rete bus nel Mendrisiotto, la riorganizzazione della rete bus nel Luganese, il nuovo trasporto pubblico del Locarnese, i nodi di interscambio alle stazioni di Giubiasco, di Muralto e di Sant’Antonino. Ma i crediti per realizzare questi progetti sono inseriti nel fondo FOSTRA. In altre parole, la realizzazione di quanto sopra sarà possibile solo se il 12 febbraio il popolo svizzero voterà Sì al progetto FOSTRA. Ecco quindi una ragione supplementare per appoggiare la creazione di questo fondo. Sì per garantire una rete viaria affidabile al nostro Paese, Sì per gestire in modo più razionale i trasporti a vantaggio della qualità di vita della popolazione ticinese!Marco Chiesa, consigliere nazionale UDC
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