Tribuna Libera
27.01.2017 - 13:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Riforma III, privilegi fiscali per pochi e perdite miliardarie per la maggioranza dei cittadini
di Carlo Zoppi
La Riforma III dell’imposizione fiscale delle imprese, se approvata dal popolo il prossimo 12 febbraio, avrà conseguenze importanti sulle possibilità per i comuni di offrire i servizi di cui la popolazione ha bisogno. La riforma prevede privilegi fiscali per pochi e perdite miliardarie per la maggioranza dei cittadini. Perdite che dovranno verosimilmente essere colmate con tagli alle prestazioni e aumenti di imposte per il ceto medio già tartassato che a differenza di altri non può permettersi il lusso di delocalizzare all’estero.
Oggi la gran parte dei servizi di prossimità al cittadino gravano sulle spalle dei Comuni. Comuni che prevedono un pesante calo delle entrate fiscali in caso di approvazione della riforma. Mentre i Cantoni verrebbero indennizzati dalla Confederazione con oltre un miliardo di franchi i Comuni saranno costretti ad arrangiarsi.
Il Municipio di Lugano prevedeva nel 2015 con il passaggio dell’aliquota cantonale d’imposta sull’utile dal 9% al 7,5% una perdita di 10.7 milioni annui di franchi, calcolati in base ai 64,7 milioni Fr. di gettito per le persone giuridiche preventivati. Nella conferenza stampa del 21 dicembre scorso il Consiglio di Stato ha proposto un’ulteriore riduzione dell’aliquota cantonale al 6%, ciò che causerebbe di riflesso alla Città una perdita di gettito fiscale di circa 20 milioni Fr. annui, ossia il doppio rispetto alla prima stima effettuata dal Municipio. Cifra che a titolo di confronto si avvicina molto ai 24 milioni Fr. che spenderemo nel 2017 per il funzionamento, il personale e la manutenzione di tutte le scuole elementari presenti nel nostro comune. Il Municipio nell’esposizione dei suoi “fatti alternativi” del 19 gennaio all’interno della presa di posizione in merito alla riforma indicava in 7 i milioni di perdita, una cifra assolutamente non realistica. Alludendo forse solo al primo di una serie di bocconi amari che saremo costretti a mandare giù.
Nella già difficile situazione economica che stiamo attraversando, la Città potrebbe vedersi sottratte importanti risorse minando di fatto la sua progettualità negli investimenti attesi. Non si possono prevedere a quanto ammonteranno le entrate da parte delle nuove aziende che i fautori della riforma si attendono sul territorio, sappiamo invece a quanto ammonteranno le perdite che saremo chiamati ad accollarci per fare un ulteriore regalo a chi non ne ha bisogno.
Carlo Zoppi, Consigliere comunale Lugano