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28.11.2020 - 12:440

Ferrara e la violenza sulle donne: "In Svizzera siamo messi peggio di Paesi che consideriamo meno sviluppati e prosperi"

"nessuno di noi è immune. Nessuna persona, nessun luogo. Nessun ambito. Non esistono zone franche", commenta la deputata, partendo dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne e dal caso RTS. "In Ticino 3 interventi di Polizia al giorno"

di Natalia Ferrara*

Una settimana triste, perché siamo ancora così lontani da una normalità e una giustizia che non dovrebbero neanche essere in discussione.

In Svizzera ogni anno vengono commessi oltre 20’000 reati contro le donne in ambito domestico, ogni due settimane una donna viene uccisa e ogni settimana avviene un tentato omicidio. In Ticino, ogni giorno, la polizia interviene almeno 3 volte.

A casa nostra. Tutto questo nella nostra amata Patria.

La promozione e la corretta trattazione dei temi legati alla parità di genere aiuta anche ad arginare la violenza contro le donne. A stabilire che le donne possono fare tutto e non solo certe professioni, che possono vestirsi come vogliono e fare ciò che più le aggrada, che possono essere madri, mogli o niente di tutto questo senza doversi giustificare.

In questi giorni, mentre si celebrava la giornata contro la violenza sulle donne, venivano anche a galla casi nel servizio pubblico, nella nostra radiotelevisione.

A ricordarci che nessuno di noi è immune. Nessuna persona, nessun luogo. Nessun ambito. Non esistono zone franche. Anzi, in Svizzera siamo messi peggio di Paesi che consideriamo meno sviluppati e prosperi.

Anche per questo è così importante impegnarsi per la parità, in ogni ambito, senza liquidare il tema con un gesto scocciato o un’etichetta (“ah queste femministe!”).

Ogni uomo ha una madre, una sorella, una compagna o una figlia. Ecco, se non volete farlo in astratto per la società, fatelo pensando in concreto ad una donna di famiglia. E chiedetevi come stareste se le accadesse qualcosa, qualsiasi cosa. Senza arrivare alle molestie, basta molto meno per generare discriminazione e sofferenza. Chiedetevelo e poi agite di conseguenza.

E mi rivolgo a tutti. Donne e uomini che ancora faticano a vedere che siamo immersi in una società maschilista e che senza un cambio di passo ci perderemo tutti. Anche le vostre madri, sorelle, compagne o figlie.

*deputata PLR

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