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Cronaca
28.09.2017 - 11:080
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Comprendo lo spirito di Bosia Mirra, ma le lodi si fermano a Como". La deputata condannata

Il giudice Siro Quadri ha confermato il decreto d'accusa: 80 aliquote giornaliere da 110 franchi l'una, sospese per un periodo di prova di due anni. "Sapeva di infrangere la legge, non ha permesso all'autorità di svolgere il loro compito". Cosa farà ora la deputata?

BELLINZONA  - 80 aliquote giornaliere da 110 franchi, sospese per due anni. la condanna a Lisa Bosia Mirra è stata confermata, col giudice che non ha di fatto cambiato una virgola rispetto al decreto d’accusa.

La deputata socialista aiutò, come noto, una ventina di migranti a passare il confine per entrare illegalmente in Svizzera (dove comunque non volevano fermarsi, ma proseguivano verso la Germania), e ne ospitò alcuni a casa sua.

“Posso lodare l’impegno sociale di Lisa Bosia Mirra, e comprendo il suo spirito, questo lo dico forte e chiaro. Le lodi, però, si fermano a Como. Se andassi oltre, infrangerei l’ordine giuridico costituito”, ha dichiarato, leggendo la sentenza, il giudice Siro Quadri. Ciononostante, “se i migranti si fossero presentati in dogana, sarebbero stati respinti: l’azione di Bosia Mirra ha impedito il lavoro dell’autorità, ed essa ha agito consapevolmente”.

Dunque, anche se umanamente non ha condannato la deputata, lo ha fatto penalmente, sottolineando che sapeva bene di agire non secondo la legge, pur non avendo avuto nessun guadagno da tutto ciò.

Adesso si attendono le mosse di Lisa Bosia, in merito anche al suo ruolo di granconsigliera.
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