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Cronaca
15.03.2018 - 22:150
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

L'agente indagato si dimette. Ancora punti oscuri nell'inchiesta: come sono arrivati, lui e l'amico, a casa di quest'ultimo? Il vicino di casa Pinoja ha sentito suonare il campanello...

Il 44enne ha rassegnato le sue dimissioni: era sospeso in attesa di un giudizio, e indagato. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto quella notte, dopo la serata passata a Milano e l'incidente. Spunta la testimonianza del politico de La Destra, che abita a fianco dell'amico dell'agente

RONCO SOPRA ASCONA – E alla fine, si è dimesso. L’agente della Polizia cantonale che era stato protagonista di un incidente alla guida dell’auto di un amico, una BMW, il quale era sprovvisto di patente perché gli era stata ritirata, e che non aveva denunciato l’accaduto, ha rassegnato, stando alla RSI, le dimissioni.

Il 44enne era momentaneamente sospeso e sotto inchiesta per Legge sulla circolazione, per aver eluso i controlli d’idoneità al volante e per omissione di soccorso. Infatti, non aveva nemmeno portato l’amico all’ospedale, e l’uomo il giorno dopo aveva dovuto ricorrere a una trentina di punti di sutura sul viso.

L’inchiesta è ancora in corso. Come svela liberatv.ch, spunta anche la testimonianza del capogruppo de La Destra Gabriele Pinoja, vicino di casa dell’uomo ferito. “Il cane ha iniziato ad abbaiare, mi sono affacciato alla finestra e ho chiesto ‘chi è’, ma nessuno ha risposto, quindi sono tornato a dormire pensando a uno scherzo”, ha detto, raccontando di aver sentito suonare il campanello, tra le 5 e le 5.45. poco dopo, Pinoja sente partire l’auto del poliziotto, e verso le 7 una pattuglia della Polizia va a prendere il ferito, accompagnandolo al Pronto Soccorso.

I due amici avevano fatto serata a Milano. La testimonianza dell’uomo che era col poliziotto non sta aiutando gli inquirenti. A quanto pare, ha un vuoto di memoria, e non sa dire come abbiano fatto a recuperare la vettura nella scarpata dove era finita, dopo che l’agente aveva perso il controllo in una curva. L’uomo ricorderebbe solo di essersi trovato davanti a casa sua, che dista un centinaio di metri, e di essersi accolto di avere il viso insanguinato.

Oggi, dunque, il colpo di scena delle dimissioni. L’agente non aveva un curriculum limpidissimo alle spalle: era fuggito dopo aver investito una persona, era stato beccato mentre dava lezioni di guida a bordo della vettura di una persona senza patente, quando egli stesso non l’aveva, aveva finto un salvataggio a un cane, e nel suo passato di sportivo d’élite c’era anche una positività al doping.

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