Cronaca
07.06.2018 - 15:260
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Sganzini si dimette, lascerà la carica a fine anno. Il suo nome sarà sempre legato al LAC, il Municipio è "rammaricato"
Il direttore della Divisione cultura, comunica l'Esecutivo, ha rassegnato le dimissioni a decorrere dal 31 dicembre 2018. Non sono noti i motivi della decisione. Ha collaborato per sei anni col Municipio luganese, che lo ringrazia per "l'impegno profuso per lo sviluppo della politica cultura e la crescita del LAC"
LUGANO - Non solo il CdA dell’aeroporto: Lugano presto dovrà trovare anche un nuovo direttore della Divisione cultura. Dopo le dimissioni di Emilio Bianchi (il cui sostituto sarà proposto dal PPD), sono arrivate, a sorpresa, quelle di Lorenzo Sganzini.
Il Municipio è rammaricato, nel comunicarlo. Sganzini resterà in carica sino a fine anno.
“Il Municipio comunica con rammarico che Lorenzo Sganzini, direttore della Divisione Cultura, ha rassegnato le dimissioni a decorrere dal 31 dicembre 2018”, si legge nella nota.
“In oltre sei anni di proficua collaborazione, Lorenzo Sganzini ha conseguito risultati importanti, adoperandosi per la creazione dell'Ente autonomo del LAC, del Museo d'Arte della Svizzera italiana e della Fondazione Cultura e Musei; grazie all’esperienza e competenza maturate nel settore, ha saputo consolidare la rete di soggetti attivi nell’ambito culturale e sostenere le diverse attività creative presenti sul territorio. In particolare, si è attivato per la promozione di iniziative di partnership tra pubblico e privato, definendo gli strumenti operativi, organizzativi e manageriali nell’ambito della governance e del finanziamento della cultura”, prosegue.
Poi i ringraziamenti di rito. “Il Municipio ringrazia il direttore Sganzini per l'impegno profuso in questi anni per lo sviluppo della politica culturale della Città e la crescita del progetto del LAC, e gli augura pieno successo per le future sfide professionali”.
Non è specificato dunque il perchè dell’addio, ma viene sottolineato come il suo nome rimarrà legato a quello del LAC. Di recente era stato oggetto anche di un’inchiesta interna per gli appalti al LAC stesso, in cui era sempre stata ribadita la grossa fiducia che il Municipio nutre in lui.