LUGANO – Le reazioni e le prese di posizione su Finzi Pasca e il LAC, l’eterna lotta (ormai appurata) di potere fra l’artista e la direzione del centro culturale, si sprecano. Lorenzo Quadri lancia stoccate a Finzi Pasca, che starebbe ricattando il LAC.
“Lo scontro tra primedonne Finzi Pasca vs LAC continua a tenere banco. Il crescendo di comunicati e controcomunicati sta assumendo toni da "Guerra dei Roses". Francamente la faccenda comincia a stufare”, inizia.
Che la prima soluzione proposta raccogliesse un no, per il Municipale era evidente. “Non ci voleva il Mago Otelma per prevedere che la proposta di utilizzare la fatiscente torretta della funicolare - costi di risistemazione ed adattamento a carico del contribuente - quale sede di rappresentanza per la compagnia Finzi Pasca fosse, per dirla con un eufemismo, deboluccia (Fantozzi avrebbe usato un'altra espressione), e che quindi sarebbe stata declinata. L'altra proposta, assai più percorribile, sono gli spazi al Central Park. Se non va bene nemmeno questa, è difficile immaginare quale altro "margine di manovra" possa avere il municipio”. Dunque, Finzi Pasca dovrebbe accettare gli spazi.
“Si sopraeleva il LAC? Con quello che è costato il complesso del polo culturale, è grottesco che non si trovi uno spazio per Finzi Pasca, ma non ci vuole molta fantasia per immaginare che il tema non è solo logistico, ma legato a chi mena il torrone al polo culturale”. Ovvero, lui non vuole solo uffici ma anche comandare.
E a questo punto, “comunque, il Municipio non può continuare a discutere per ore, ad arrampicarsi sugli specchi ed a prodursi in esercizi contorsionistici che nemmeno al Cirque du Soleil nel tentativo di mediare, se gli spazi per una mediazione non ci sono (più). Il LAC è Ente autonomo; l'autonomia va di pari passo con l'assunzione di responsabilità. Personalmente, comunque, non sono abituato a farmi ricattare. E non mi va nemmeno bene che il Municipio si porti a casa colpe non sue”. Municipio di cui, appunto, fa parte: le colpe sono da ricercare nell’azione dell’Ente autonomo, ma anche Finzi Pasca non ne è esente, col suo atteggiamento, pare dire Quadri.