LUGANO – Un attacco sibillino, un dire e non dire, quello lanciato da Daniele Finzi Pasca alla Città di Lugano dal Corriere del Ticino di ieri, in particolare a Gagnon e Rifici, quasi a voler dire che se sono lì lo devono a lui. Cosa non piace al coreografo?
Il Municipio dapprima ha preso posizione con un comunicato, che ribadisce fiducia nell’Ente autonomo del LAC e in quanto esso ha fatto. "Il LAC è un centro culturale che si basa su un’accoglienza teatrale e concertistica differenziata ospitando ben tre stagioni artistiche e proponendo una media di 160 spettacoli/concerti l’anno, che equivalgono ad un’occupazione della Sala Teatro pressoché totale. In ossequio a quanto stabilito dalla Convenzione di sostegno congiunto tra Pro Helvetia, Repubblica e Cantone del Ticino, Città di Lugano e Associazione Compagnia Finzi Pasca per il periodo 2015-2017 e rinnovata per gli anni 2018-2020, il LAC ospita la Compagnia nel teatro principale per 5 settimane nel periodo estivo".
“Il tutto è formalizzato in un accordo di residenza dapprima siglato dalla Città con la Compagnia, e poi ripreso dall’ente autonomo LAC, che ha come obiettivo principale quello di sostenere la creazione di nuovi spettacoli. L’accordo di residenza garantisce condizioni favorevoli e in linea con quanto fanno anche gli altri teatri internazionali, assicurando alla Compagnia tra le altre cose il più lungo periodo di creazione in sede”.
Roberto Badaracco non si è limitato a firmare la nota, ma ha rilasciato anche delle dichiarazioni a TeleTicino, specificando meglio i termini del contratto: "Come città diamo alla compagnia di Finzi Pasca 250 mila franchi all'anno e con gli altri aiuti arriva a 625 mila franchi annui”. Oltre a poter usufruire gratuitamente del tecnici, avendo la residenza.
Per ora, il programma parla di uno spettacolo in scena da ottobre: ma se Finzi Pasca andasse via (ha specificato che nella Compagnia ci si pensa, e che si sente già via da tempo), per Badaraccos sarebbe incomprensibile di fronte ai numeri e una sconfitta per tutti.