Cronaca
27.02.2018 - 15:520
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Il LAC... conteso. Finzi Pasca, "siamo solo parzialmente residenti lì". Il direttore di LuganoInScena, "non può essere la casa di una sola compagnia". E il PPD interroga
L'artista ha fatto notare come "abbiamo a nostra completa disposizione il teatro solo per poche settimane in estate: peccato che qualcosa vada a beneficio di altre città". Rifici: "il modello che vorrebbe non va bene per un teatro pubblico". I pipidini: "crediamo nella collaborazione fra Finzi Pasca e la Città"
LUGANO – Di chi è il LAC? In atto c’è una sorta di querelle fra la Città e la Compagnia Finzi Pasca, anche se della querelle vera e propria manca l’animosità: non c’è lotta, entrambi vogliono la stessa cosa, ovvero legare la compagnia a Lugano, far in modo che essa porti il nome della scena artistica ticinese nel mondo, ma ci sono difficoltà oggettive. E difficilmente si potrà fare qualcosa. La Compagnia si lamenta infatti di avere il teatro a disposizione per troppo poco tempo, d’altra parte il LAC non può rimanere solo appannaggio di essa.
“A livello internazionale compagnie come la nostra hanno a disposizione un teatro non solo per tre o quattro settimane all’anno. Proviamo a ringiovanirci ma non servirà a nulla darci un teatro quando la nostra parabola artistica sarà esaurita”, ha fatto notare qualche giorno fa Finzi Pasca stesso. “È peccato non poter sviluppare questo grande potenziale creativo e professionale qui e che tutto ciò di positivo che verrebbe a svilupparsi ricada a beneficio di altri teatri e altre città”.
Il Municipale Roberto Badaracco ha lanciato qualche accenno a un possibile teatro di prova per la compagnia (il Cittadella?).
“Il modello di collaborazione auspicato da Finzi Pasca non può conciliarsi fino in fondo con le esigenze di un teatro pubblico, la cui missione è quella di garantire un’offerta culturale diversificata, in grado d’incontrare i gusti di un pubblico eterogeneo. Altrimenti non sarebbe più il teatro della città, ma di una compagnia”, ha spiegato a La Regione Carmelo Rifici, direttore di LuganoInScena. “Il Lac non può essere la casa di una sola compagnia, per quanto importante come quella di Finzi Pasca, altrimenti sarebbero penalizzati altri artisti del territorio che hanno lo stesso diritto a crescere, penso a Trickster-P, Lorena Dozio, Aiep, Teatro Pan, Anahì Traversi, Igor Horvat, Zeno Gabaglio e tanti altri”. Serve dunque chiarezza, pur se viene sottolineato che la Città ha rispettato i termini dell’accordo con Finzi Pasca.
Il problema, a suo avviso, è cantonale. Possibile una collaborazione col Teatro Sociale di Bellinzona? Rifici invita alla calma, le soluzioni a suo dire non si trovano certo in pochi mesi.
Oggi sul tema si è fatta viva anche la politica, in particolare il gruppo PPD e Generazione Giovani. “La Compagnia Finzi Pasca rappresenta il fiore all’occhiello dell'offerta culturale del LAC. Fin dall’inizio Lugano ha creduto in questo binomio e di recente il Consiglio comunale ha approvato il rinnovo per il periodo 2018-2020 della convenzione che regola tale collaborazione”, esordisce un’interrogazione, in cui si sottolinea che Finzi Pasca ha detto che la sede di Montreal copre le esigenze non soddisfatte a Lugano.
“Visto l’importante impegno finanziario messo in campo dalla Città, ci sembra un peccato che Lugano non possa beneficiare appieno delle possibili ricadute per il territorio della sinergia con la Compagnia Finzi Pasca”, e per questo Lorenzo Beretta Piccoli, Anna Beltraminelli, Sara Beretta Piccoli, Benedetta Bianchetti, Armando Boneff, Michele Malfanti e Michel Tricaricochiedono:
“Il Municipio è cosciente dei problemi logistici della Compagnia Finzi Pasca, tanto che il suo direttore-fondatore la considera “solo in parte residente al LAC”?
Quali spazi al LAC e per quanto tempo vengono messi a disposizione della Compagnia?
Quali sarebbero gli altri spazi necessari e con quale occupazione?
Come si sta muovendo il Municipio a fronte delle richieste di Finzi Pasca?
Vi sono richieste di spazi da parte di altre compagnie/associazioni nell’ambito culturale?”.