COMANO - È il critico gastronomico più temuto della vicina Penisola. Scrive per il Corriere della Sera e di lui non si conosce l’identità, avendo scelto di presentarsi sempre mascherato nelle occasioni pubbliche. Parliamo di Valerio Visintin.
La RSI, nella puntata di Patti Chiari che andrà in onda la prossima settimana, ha deciso di coinvolgere il critico per valutare la ristorazione in Ticino. Una scelta che non è piaciuta a Lorenzo Quadri.
“Ma tu guarda i casi della vita - ha scritto il direttore del Mattino su Facebook - proprio durante lo svolgimento di Lugano città del gusto, l'emittente di regime invita a Patti Chiari (costo: 114mila Fr a puntata) un critico gastronomico d'oltreramina (pare si tratti di persona nota per sparare a zero su tutto) per impallinare la ristorazione ticinese (se venisse per parlar bene non farebbe audience)”.
“Quindi - aggiunge il Municipale leghista - mentre ci si dà da fare per promuovere la gastronomia ticinese, proprio nei giorni in cui Lugano diventa capitale gastronomica della Svizzera, arriva la RSI a demolire con il critico (ovviamente) italico, utilizzando i soldi del canone più caro d'Europa? Questo sì che è "servizio pubblico", come no! Si spera che, se le cose andranno come prevedibile, il settore della ristorazione si farà sentire”.