EMMEN – Non si placano le polemiche in merito al presunto episodio di nonnismo ai danni di un ticinese. Il padre, intervistato da ticinonews.ch, ribadisce la sua versione, anche contro un altro ticinese che ha smentito tutto, dicendo che la storia è stata montata ad arte: “aspetto serenamente l’esito dell’inchiesta e se dovesse emergere che mio figlio ha detto verità mi riservo di adire le vie legali in sede civile nei confronti dell’altra recluta che ne ha messo in dubbio le dichiarazioni”.
La questione è divenuta anche politica, dato che le forze che si sono scagliate contro l’esercito sono essenzialmente di sinistra (Giovani Comunisti e SISA). Tiziano Galezzi, tenente colonnello oltre che politico, lo fa notare in un testo inviato in redazione: “ora è facile strumentalizzare e generalizzare mescolando di tutto e di più partendo da questo triste episodio. L'occasione ghiotta fa l'uomo ladro, dice il detto e in effetti i detrattori son passati ad argomenti che nulla centrano con quanto accaduto. È stata l'occasione per riproporre l'abolizione dell'Esercito, l'abolizione della leva obbligatoria poi i detrattori sono passati al servizio civile e in fine qualcuno ha pure ventilato lo stop al rinnovo delle forze aeree, quest'ultime in un futuro prossimo dovranno sostituire parte dei jet militari. Ebbene hanno avuto il loro "orgasmo" nelle ultime 24 ore. Uno scempio sentirli proporre certe fantozziane proposte”.
La sua esperienza dice altro. “Non ho mai assistito a una qualsiasi forma di bullismo. Nè direttamente vivendo con i corpi di truppa (fino al Battaglione) nè per sentito dire all'interno degli Stati Maggiori di grandi unità quali la ex brigata fant mont 9 o la ex Regione Territoriale 3, oggi Divisione Ter 3. Eppure sembra incredibile ma ne son passati di soldatesse e soldati di tutti i gradi, dal semplice milite al colonnello di lungo corso. Risulta così che per molte persone, l'Esercito e il Servizio militare è stato ed è ancora un'Istituzione che vien rispettata, onorata e servita. Sebbene si possano ricordare in tutti noi, momenti difficili laddove freddo, sconforto, stress, poco sonno e altro, hanno in qualche modo un po' minato l'entusiasmo, ma poi a rincuorare la maggior parte delle persone, sopraggiungeva il cameraterismo, l'amicizia, la cena libera in compagnia, i bivacchi nei boschi, le cantante in cima al Gottardo (con chitarra) e le belle notti passate sotto le stelle in tenda”.
L’esercito a suo dire forgia “il carattere di una persona e l'espressione sociale di convivenza in mesi e mesi con i commilitoni. Quindi giù le mani da bieche speculazioni sul nostro Esercito che ci difende e ci unisce nella coesione nazionale”.
Anche Lorenzo Quadri, pur condannando come Galeazzi l’episodio, “chi vuole l'abolizione dell'esercito, come la sinistra, cavalca alla grande ogni fattaccio per portare acqua al proprio mulino: per questi signori - e per l'informazione da loro controllata - ogni atto di nonnismo è una goduria. Così l'esercito è costantemente sotto attacco mediatico e politico. Specie quando deve chiedere dei crediti in Parlamento... Quando fa comodo, anche gli antipopulisti diventano populisti”.
“Durante la mia scuole reclute (e durante i corsi di ripetizione) io di atti di bullismo ne ho visti zero. Ce ne sono molti di più nelle scuole che nelle caserme”, ricorda. E poi provoca: “E allora, seguendo la logica di quelli che vogliono l'abolizione dell'esercito - guarda caso, sono poi gli stessi che vogliono l'abolizione della Svizzera - dopo aver cancellato l'esercito cancelliamo anche la scuola "causa bullismo"?”.