BELLINZONA – Dopo Lugano, anche Bellinzona dice no al rapper Bello Figo, che era atteso per domenica all’Espocentro.
Lo riporta tio.ch. Come ben si ricorderà, lo scorso anno comparirono dei manifesti ben poco edificanti in merito al cantante: “Chiediamo l’annullamento immediato del concerto di Bello Figo Gu per i motivi che seguono: Non crediamo sia opportuno invitare come ospite una persona che spara m---a sullo stato e che prende per il c—o la gente che lavora seriamente! Avremmo la possibilità di invitare gente del nostro Cantone per aiutarla a crescere piuttosto che invitare delle persone di un’altra nazione capace solo di sminuire gente che si fa il c—o per riuscire a portare a casa un pezzo di pane. Un profugo come lui non ha il diritto di essere sponsorizzato da una discoteca come il WKND e principalmente di farsi i soldi nel nostro Cantone. Siamo gente che rispetta l’ambiente, i locali e soprattutto la nostra amata Lugano. Se la lettera non verrà presa in considerazione, ci saranno conseguenze gravi al locale (prima, dopo o durante la serata) o al profugo da voi invitato! Non è una minaccia ma un semplice avviso. Difendiamo la nostra cultura e la nostra nazione”.
Il locale che avrebbe dovuto ospitare il rapper, la discoteca WKND, urlò a gran voce di non voler essere tirato in mezzo a battaglie politiche, dato che l’invito a Bello Figo non aveva nessuna connotazione politica. Gli autori del volantino si scoprirono essere dei giovani.
Il silenzio è poi calato sul caso, archiviato da tutti. Ma adesso ci risiamo. All’Espocentro di Bellinzona era in programma un altro concerto di Bello Figo e il problema si è riproposto: cosa fare? La Polizia della Città ha preso contatto con gli organizzatori, per capire cosa fosse meglio fare, dato che ancora una volta il web si era scatenato. Nessuna imposizione, spiega il comandante Ivano Beltraminelli. “Abbiamo spiegato le nostre perplessità, visti i precedenti di Lugano. Qualcun altro ha deciso evidentemente di raccoglierle annullando l'appuntamento”.
E per la sicurezza di tutti si è deciso di annullare, ancora una volta, l’evento. Perché chi lo organizzava aveva ricevuto degli sms in cui qualcuno minacciava di rovinare l’evento. Un dejà vu, insomma.
Ancora le stesse persone, quelle che poi dissero di far parte di un sedicente Nuova Destra? Altri? Bello Figo in Ticino non sembra essere gradito. Ma la riflessione, al di là del grado di gradimento delle canzoni del rapper, dovrebbe allargarsi alla censura, sul dover scegliere cosa proporre e cosa no a causa di minacce. Non un bel messaggio per il Ticino, sicuramente più dannoso dei versi rap del cantante.