"Caro Morisoli, oggi ha scritto che la cecità mi avrebbe impedito di svolgere debitamente il lavoro di Consigliere di Stato. Non sono ferito da questa grossolanità, che mi ha fatto solo ridere. Sono invece indignato per il modo con cui lei ha trattato le molte persone che hanno avuto in me un interlocutore negli ultimi anni (docenti, direttori, commissari, genitori, funzionari, politici, ...).
Tutti classificati da lei come doppiogiochisti o individui non in grado di farsi capire perché incapaci di esprimere debitamente e compiutamente il proprio pensiero in un linguaggio a me comprensibile, oralmente o per iscritto. Loro non meritano di essere trattati così, non meritano questa insolenza gratuita, anche quelli che hanno opinioni diverse dalle mie e che, le assicuro, hanno sempre trovato il modo di dirmelo". Inizia così la replica tramite Facebook del ministro Manuele Bertoli al capogruppo UDC Sergio Morisoli, che in un'opinione pubblicata sul Corriere del Ticino ha dichiarato che "l'handicap di Bertoli non gli ha permesso di bloccare i suoi tecnocrati sulla riforma della scuola".
E ancora: "Non so in quale squallido mondo viva lei, ma io sono sempre partito dal presupposto che le persone con cui ho a che fare, con alcune rare eccezioni ben riconoscibili, siano perfettamente in grado di esprimersi in maniera chiara e intelligibile, comunicandomi liberamente e compiutamente il proprio pensiero, senza dover necessariamente far capo a sguardi, smorfie o gesti per esprimere il contrario di quello che dicono o scrivono. E finora non me ne sono mai pentito".
"Se – continua il direttore del DECS – ciò che ho fatto finora nell'arco della mia carriera politica non è stato sufficiente a rassicurarla sul fatto che una persona con il mio handicap può onorare con serietà e impegno le proprie funzioni, sono seriamente dispiaciuto per lei. La invito a guardare questo video, realizzato grazie a un gruppo di amici per la campagna del 2011, quando venni eletto in Consiglio di Stato, per rispondere a qualcuno che già ci aveva provato con la storiella del cieco che non capisce. Forse l’aiuterà a comprendere che gli umori e le intenzioni si percepiscono benissimo anche con gli altri sensi, perché la doppiezza si sente, si nasconde nella voce e nei non detti e, a volte, purtroppo puzza".
Bertoli "ringrazia tutti coloro che in queste ore mi hanno scritto. Giro a mia volta questa solidarietà a tutte le persone insultate grossolanamente da Morisoli e invito tutti (cattivisti esclusi) alla festa "Buonisti&friends" di sabato alla sala Aragonite di Manno!".