BELLINZONA – Non hai partecipato allo sciopero? Non meriti certi diritti che ora sono acquisiti. È il post provocatorio di un’utente Facebook nel giorno dopo l’onda viola che ha travolto il Ticino e la Svizzera.
M.B. (nome noto alla redazione) ha scritto: “Ringrazio di cuore tutte le donne, gli uomini, i bambini che ieri hanno manifestato/scioperato”.
Ma c’è un ma.
“Mentre per le donne che che pensano che non sia servito a niente e, soprattutto credono di aver raggiunto la parità, ecco per loro adotterei alcune regole (la lista è breve, potrebbe essere molto più lunga) tipo:
- abrogazione del diritto di poter frequentare le scuole superiori, università
- abrogazione del diritto di ricoprire posti pubblici
- abrogazione del diritto di voto (di conseguenza il diritto di fare politica, essere elette in parlamento ecc. ecc.)
- abrogazione del diritto di denunciare violenze domestiche
- abrogazione del diritto di divorziare
ecc. ecc. ecc
Loro questo si meritano!”.
I commenti al suo post non sono stati positivi, c’è le ha dato della maniaca e chi si è lamentata: “Solo perché nutro dei dubbi circa l’efficacia dello sciopero io che con altre modalità mi sono battuta e mi batto per la parità di genere non dovrei più avere il diritto allo studio e di voto?”