MORBIO – Non solo Mark: c’è un gruppo di ragazzi che sta lottando per un’altra giovanissima che rischia di dover lasciare la Svizzera assieme alla sua famiglia. India è apolide, in pratica sans papier, e da otto anni vive in Ticino con la madre e col fratello Nur, di 20 anni. Non può andare dove vuole, per cui ha dovuto optare per la Scuola di Commercio di Chiasso e non per quella di infermiera, come sarebbe il suo sogno.
Ma adesso rischia di dover dire addio anche a quella. Per le autorità, la famiglia, che ha lasciato l’Etiopia, è da considerare etiope e dunque, in base agli accordi tra i due paesi, devono tornare a casa. L’avvocato che li segue, Immacolata Iglio Rezzonico, sono apolidi e dunque vanno accolti.
A schierarsi con India sono stati i suoi ex compagni delle Scuole Medie di Morbio. Che non solo hanno raccolto 1'100 firme in una petizione, tra cui quelli di Dick Marty e Marina Carobbio, ma hanno addirittura ottenuto udienza presso la SEM.
Oggi andranno a Berna. Ciascuno si è pagato il biglietto del treno, saranno capitanati dall’ex docente di classe di India, Dania Tropea. C’è però un ma: a quanto pare, la missiva che diceva loro che sarebbero stati ricevuti si è incrociata con la decisione del SEM che India e i suoi parenti devono andarsene.
A La Regione, la docente si è mostrata furibonda per il tempismo della SEM: “Accogli la richiesta di questi ragazzi; dici di volerli ricevere in sede, alla Sem; e già sai come è andata a finire? Non capisco un tale atteggiamento: è assurdo. Non so cosa pensare. Perché illuderci così? E illudere soprattutto i ragazzi? Questo gesto non mi è piaciuto”.