BERNA - 800 domande di asilo alla settimana, un "afflusso costante di nuovi richiedenti" che "provoca difficoltà per quanto riguarda l'alloggio e l'assistenza, soprattutto nelle regioni d'asilo della Svizzera occidentale e nordoccidentale". Anche il Ticino, oltre a Berna, Zurigo e la Svizzera orientale hanno i posti nelle strutture di accoglienza quasi esauriti. Lo scrive la SEM in una nota.
"Affinché si possa continuare ad accogliere, ospitare e assistere tutti i richiedenti, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) mette costantemente a disposizione nuovi alloggi. Ciò però non basta. Per garantire che vi sia posto a sufficienza nei centri federali d’asilo (CFA), in via provvisoria una parte dei richiedenti sarà trasferita nei Cantoni in anticipo rispetto a quanto avvenuto finora", si legge.
Per quanto riguarda le zone citate, di cui fa parte il Ticino, "sebbene in tutte le regioni siano stati messi a disposizione posti letto e alloggi supplementari e siano stati assunti nuovi collaboratori, la situazione resta molto critica. In stretta collaborazione con l'Esercito svizzero, in tutta la Svizzera sono state messe in funzione o preparate all'utilizzo una ventina di strutture adibite ad alloggi per richiedenti l'asilo. Nelle ultime settimane sono state attivate per l'accoglienza dei profughi alcune sale polivalenti a Bure, Thun e Chamblon, tra le altre, ed è prevista la messa in funzione di strutture identiche anche a Schönbühl ed Emmen".
In cifre, i Cantoni vedranno raddoppiare i richiedenti l'asilo da accogliere settimanalmente, da 500 a circa 1000. Se di solito chi arriva nel nostro Paese resta nelle strutture di accoglienza della SEM per 140 giorni, ora vista l'emergenza "si è deciso di trasferire nei Cantoni le persone oggetto di una decisione di allontanamento già prima che siano trascorsi i 140 giorni. La misura sarà attuata a partire da questo giovedì, 27 ottobre 2022; in una seconda fase, la settimana successiva, anche le persone la cui procedura d'asilo non è ancora conclusa saranno trasferite anzitempo nei Cantoni. La seconda misura non riguarda le persone a cui si applica la procedura Dublino, le persone provenienti dall'Afghanistan, i richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati (RMNA) e coloro che provengono da un Paese con una quota di protezione estremamente bassa. Per queste categorie, infatti, nei CFA verrà applicata una procedura d'asilo celere supplementare".
Le 1000 persone giornaliere che verranno trasferite ai Cantoni saranno " ripartite tra i Cantoni in modo proporzionale alla popolazione. Grazie a queste misure i CFA potranno continuare a ospitare e alloggiare i nuovi richiedenti e ad avviare immediatamente le fasi procedurali necessarie"
La SEM ringrazia i Cantoni, le città e i Comuni per il sostegno fornito nell'affrontare questo importante compito congiunto.
Che la situazione fosse complessa lo si era intuito già qualche giorno fa: secondo dei dati della SEM stessa, si era rilevato come nel mese di settembre 2022 sono state registrate in Svizzera 2681 domande d’asilo, ossia 635 in più che nel mese precedente (+31 %). Rispetto a settembre 2021, il numero di domande è aumentato di 1138 unità. I principali Paesi di provenienza sono stati l’Afghanistan (777; +243), la Turchia (473; +169), l’Algeria (139; -1), il Burundi (135; +80) e la Siria (117; +54). Peraltro, in Ticino erano aumentati in modo importante anche i tentativi di entrata illegale (erano stati 700 in giugno, 500 in luglio per poi esplodere in settembre con 1'309 casi e soprattutto in settembre con 2'144), e Chiasso aveva già espresso qualche preoccupazione (leggi qui).