CRONACA
Inceneritori, nel suolo attorno a quelli dismessi ci sono più diossine che a Giubiasco. Ma i valori non preoccupano
La Sezione della protezione dell'acqua, dell'aria e del suolo ha analizzato dei campioni di suolo attorno a impianti di incenerimento rifiuti dismessi e ad attività potenzialmente impattanti come la Monteforno e la Petrolchimica e i crematori

BELLINZONA - Nel 2021, le autorità del Canton Vaud avevano informato sui risultati di dettaglio relativi all’elevata presenza di diossine nei suoli della città Losanna. Dopo le prime verifiche eseguite in Ticino, la Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo (SPAAS) rende noti i risultati di una seconda campagna analitica per la ricerca di diossine nei suoli attorno a impianti che, per tipologia, in passato potrebbero avere contribuito a questo tipo di inquinamento.

Come noto, le diossine sono composti organici persistenti e si possono creare a seguito di processi di combustione incompleta. Possono essere state emesse, soprattutto prima degli anni ’90, da impianti non dotati di tutti gli accorgimenti tecnici moderni, grazie ai quali oggi ne viene fortemente limitato l’impatto.

Alla luce di elevati residui di diossine rinvenuti nei suoli a Losanna, la SPAAS aveva promosso nell’ottobre del 2021 una prima campagna di misurazione, verificando principalmente la qualità del suolo attorno all’Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti (ICTR) e ai vecchi impianti di incenerimento dei rifiuti di Bioggio (CER) e Riazzino (CIR), oggi dimessi. I residui di diossine nei suoli analizzati regolarmente attorno all’ICTR di Giubiasco non presentano criticità.

Anche la prima campagna della SPAAS aveva confermato questa conclusione. D’altro canto, le concentrazioni residue di diossine presenti nei suoli analizzati attorno agli ex impianti CER di Bioggio e CIR di Riazzino erano risultate più elevate rispetto ad altri punti di prelievo, senza tuttavia destare preoccupazione.

La presente campagna include alcuni ulteriori prelievi attorno a questi impianti di incenerimento dei rifiuti dismessi, così come altri campioni provenienti dai dintorni di attività potenzialmente impattanti (per es. vecchie industrie come la Monteforno e la Petrolchimica, crematori). I risultati concernenti i 16 campioni analizzati sono tutti inferiori al valore di guardia (VG) di 20 ng I-TEQ/kg stabilito dall’Ordinanza contro il deterioramento del suolo (O suolo), confermando le valutazioni preliminari rassicuranti già emerse in occasione della prima campagna di verifica.

Benché i residui di diossine attorno agli ex impianti CER e CIR si riconfermino più elevati rispetto ad altri suoli del Cantone e in alcuni punti vicini al VG definito dall’O suolo, non sussiste una situazione problematica e analoga a quella riscontrata a Losanna.  

Nel corso del 2023, la SPAAS effettuerà nuove verifiche analitiche per irrobustire ulteriormente queste conclusioni rassicuranti.

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