LOCARNO – Chiamata a fare uno stage per un posto che in realtà non esisteva, perché poco tempo prima era stata assunta un’altra ragazza, frontaliera. Dunque, ore di lavoro, seppur retribuite, e speranze andante in frantumi per una giovane, che ha lasciato la sua testimonianza sul gruppo Facebook di Ticino&Lavoro.
“La disoccupazione mi ha mandata a fare uno stage presso uno shop un mese fa. Per quanto riguarda il lavoro mi sono trovata bene (niente di difficile per me che ho già esperienza come cassiera), dal secondo giorno ho preso confidenza con un’altra ragazza nuova che penso sia stata l’unica ad avere la decenza di dirmi che era frontaliera e che lei aveva già firmato il contratto un mese prima.
Quindi immagino ancora prima che il negozio segnalasse alla disoccupazione un posto vacante facendosi mandare le stagiste (solo perché sono obbligati dalla legge a farlo) o comunque in quei giorni, dato che io avevo fatto il colloquio 2-3 settimane prima.
In poche parole noi altre siamo state sfruttate e poi scartate come incompetenti per il lavoro e con questa scusa loro hanno assunto una frontaliera.
Io ho segnalato il caso all’URC ma per intanto non so nemmeno se hanno mai indagato o se ci sono state conseguenze al riguardo, ma non credo”.
L’abbiamo contattata, e ci ha detto che la filiale è quella di Locarno. “Era retribuito e sono stata pagata, anche se facevo sempre più ore rispetto al dovuto”, ci racconta.
Non era comunque molto fiduciosa. “Onestamente non mi aspettavo molto anche perché il colloquio era filato quasi troppo liscio. Non mi hanno chiesto quasi nulla tranne lo stato di salute e se avessi problemi con orari e spostamenti. Ho fatto lo stage e ho lavorato sia in cassa che in magazzino, e posso anche dire che quando è arrivata una cliente svizzero tedesca ero l’unica a sapere un po’ di tedesco e sono riuscita ad aiutarla, altrimenti probabilmente avrebbe girato i tacchi e salutato”.
Come le è stato comunicato che non sarebbe stata assunta? “Non hanno fatto sapere nulla, sono scomparsi. “La signora, penso la segretaria, con cui avevo fatto il colloquio era passata un giorno per fare un controllo ma non ha nemmeno guardato come lavoravo ed è rimasta a chiacchierare con le altre ragazze. Le colleghe sono tutte frontaliere incluso anche il capo”.