BERNA - Mister Prezzi sempre più impegnato nel gestire il malcontento dei cittadini svizzeri. Nel 2023, malgrado l'inflazione si sia leggermente attenuata, il Sorvegliante delle tariffe Stefan Meierhans ha trattato 2.775 reclami di consumatori, ben il 17% in più rispetto all'anno precedente, e in gran parte riguardanti l’aumento del costo dell’energia.
Dal 2021 il numero dei reclami pervenuti a Mister Prezzi è quasi raddoppiato; dopo l’energia le constestazioni riguardano i costi della sanità (13,4%), dei trasporti pubblici (5,5%) e dei prodotti alimentari (5%).
Va ricordato, peraltro, che il suo intervento alla Posta, sfociato in un accordo amichevole, ha contribuito a ridurre gli incrementi di prezzo previsti di circa il 40%, mentre un altro intervento con Swiss Pass Alliance ha impedito un “aumento sproporzionato dei prezzi" per i titolari di un Abbonamento generale di 2a classe.
Sono 641 le proposte di modifica delle tariffe presentate dalle autorità a Stefan Meierhans, il quale come sempre raccomanda la massima moderazione nella fissazione delle stesse; delle 260 raccomandazioni emesse dal Sorvegliante dei prezzi, quasi la metà riguardava le tariffe dell'acqua, delle acque reflue e dei rifiuti.
Nella sanità i costi stanno come noto esponendo, così come gli affitti e i prodotti alimentari; per quanto riguarda i premi di cassa malati, Mister Prezzi ha raccomandato misure per un valore totale di 1 miliardo di franchi per il 2023. La priorità è eliminare le disfunzioni del sistema, avvicinare i prezzi dei farmaci in Svizzera ai prezzi medi europei, aumentare la trasparenza e rafforzare la concorrenza.
Sul fronte dei carburanti, l'aumento dei prezzi non può essere spiegato solo con l'aumento del costo del greggio. I margini delle raffinerie sono aumentati e si sta cercando di capire se si tratta di un fenomeno temporaneo o di una disfunzione duratura del mercato. Nel frattempo è stato creato il comparatore di prezzi auspicato da Stefan Meierhans.
Per il 2024, il lavoro del Sorvegliante dei prezzi si concentrerà sulle aziende strettamente connesse allo Stato ed esaminerà l’aumento dell’IVA dell’1% entrato in vigore il 1 gennaio. In programma, infine, una seconda edizione del Vertice svizzero sul potere d'acquisto, dopo quello tenutosi lo scorso settembre.