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30.07.2017 - 15:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Coppie che si denigrano, che si tradiscono e si perdonano. "È ciò che si vede nella vita, per gli spettatori può essere catarsi". Dentro Temptation Island, il programma cult dell'estate

La consulente in sessuologia Bonatti analizza la trasmissione che testa i sentimenti. "Se è vero amore, non va messo alla prova. Ci sono coppie sadomaso, amori non sani. Se vuoi un partner diverso, vallo a cercare ma non umiliare un'altra persona"

BELLINZONA – È il programma cult dell’estate, soprattutto fra i più giovani, dove tocca punte di share attorno al 30%. Temptation Island, in onda su Canale 5, vede protagoniste sei coppie che mettono alla prova i loro sentimenti, vivendo divise per 21 giorni e condividendo il tempo con giovani single che cercano di trarli in tentazione. I protagonisti sono subito divenuti personaggi, dividendo i telespettatori, che attendono con ansia l’ultima puntata in onda domani.

Perché questa trasmissione piace? Ragazzi e ragazze sono lo specchio della società attuale, ne mostrano i prototipi? Ne abbiamo parlato con la Life coach e consulente in sessuologia Kathya Bonatti.

Ci sono sempre più programmi per trovare l’amore, vedi Uomini e Donne, e per metterlo alla prova. Come leggiamo questo fenomeno? La gente non riesce più a esprimere sentimenti in contesti normali o è business?
“La vita va veloce, le persone sono assorbite dagli impegni professionali e le nuove tecnologie hanno davvero modificato la modalità per relazionarsi. Una volta dovevi spendere il tuo tempo per andare a cercare delle persone, adesso è più facile e veloce trovare qalcuno su siti, applicazioni  o addirittura in tv, perché c’è una vetrina più ampia, permettono di essere contattati e contattare più persone”.

Cosa pensa del fatto di mettere alla prova il proprio amore in tv?
“Coloro che lo fanno cercano visibilità e fama, oltre che per verificare i sentimenti. 21 giorni è un periodo abbastanza breve per cui si può resistere, ma attraverso la comunicazione non verbale, gli occhi, gli sguardi, permettono di vedere se c’è interesse per un’altra persona e dunque se si provano dei sentimenti profondi. Si può fare per visibilità, per soldi, per essere famosi, oppure davvero per mettersi alla prova, perché se si supera questo si hanno probabilità di farcela. Diverso è il discorso per chi guarda: c’è sempre un’attrazione verso le cose negative che possono vivere altre persone, come quando c’è un ferito ci si ferma a guardarlo, come le relazioni di gossip si basano su amori finiti, basandosi sul dilemma sul tradimento, quello che è il fulcro di ogni coppia. Vederlo negli altri dà una forma di catarsi, una volta c’era l’arena, ora ci sono le corride, dal punto di vista sentimentale questo programma è catartico, ci si può rispecchiare”.

Il pubblico secondo lei preferisce vedere tradimenti oppure l’amore che trionfa?
“Bisognerebbe fare una tac a tutti gli essere umani per vedere se sono più sadici o no. A naso, direi che preferiscono quando le coppie si sfasciano, ma ci sarà anche qualcuno dispiaciuto. Dipende dall’esigenza che uno ha, se vuol vedere l’amore preferirà la fedeltà, se cerca la catarsi quando finisce male è contento. Ma mettendosi davanti alla tv penso si aspetti che succeda qualcosa, che si ceda alle tentazioni. L’amore vero trionfa non in 21 giorni: posso amarti per 3 settimane e il 22esimo giorno può succedere di tutto? Se trionfa, non deve neppure essere messo alla prova!”

In questa edizione, sono stati gli uomini a avvicinarsi maggiormente alle tentatrici rispetto alle donne. È un caso, oppure è un trend?
“È un trend. Se sono coppie abbastanza recenti la donna è quasi sempre più presa da sentimenti e emozioni ed è meno tentata, mentre gli uomini a volte anche all’inizio di una storia hanno la tentazione di tradire”.

Spesso gli uomini vengono lasciati, sull’onda di quanto visto, poi col tempo la coppia si ricompone. Come mai?
“È uno spaccato della vita, quante mogli sanno che i mariti le tradiscono e se li riprendono lo stesso? È un fatto culturale, la donna di solito accetta qualche scappatella purchè la ami e provveda ai figli, è un fenomeno che vedo molto frequentemente. Una volta non c’era alternativa, per forza le donne dovevano restare sposate, ora alcune decidono di lasciare gli uomini, essendo indipendenti economicamente. La differenza rispetto ai protagonisti di Tempetation Island è di vedere il tradimento in diretta”.

C’era per esempio una coppia, quella fra Ruben e Francesca. Lui è il classico bravo ragazzo, lei voleva il fidanzato ricco e con l’azienda, criticandolo in modo spietato. Il pubblico si è schierato dalla sua parte, e lui si è fatto valere lasciando la ragazza (anche se poi qualcuno crede siano tornati assieme). Esistono molte coppie del genere, dove un partner non rispetta l’altro?
“Sì, perché ci sono tante relazioni sadomaso, non dal punto di vista sessuale ma relazionale, con un partner sadico e uno masochista, uno in versione di aguzzino e uno di vittima. La storia non è finalizzata al benessere ma al massacro, con ruoli ambivalenti. Se una donna vuole un compagno totalmente diverso da quello che ha, ha il diritto di andarselo a cercare, come è un diritto non accettare il massacro psicologico: sto con te ma voglio qualcuno di diverso? Non va bene. Si ha il diritto di desiderare qualcuno più bello, più giovane, più ricco, però non bisogna umiliare un’altra persona e denigrarla”.

Abbiamo poi un’altra coppia, Selvaggia e Francesco, che se ne dicono di tutti i colori e appaiono però i più innamorati, tanto che si vocifera di una promessa di matrimonio all’ultima puntata. Vede coppie così?
“Sì, ma non perché sono innamorate, sono ancora coppie sadomaso. O con te o senza di te, non riescono a lasciarsi. L’amore sano porta benessere, a crescere, non lo è quando le persone si svalutano e si criticano, a meno che siano critiche positive, per cui si può decidere di andarsi incontro reciprocamente in base al sentimento che si prova”.

Un programma simile può portare a imitazione? Quanta parte di immedesimazione c’è?
“Certo, sia immedesimazione che catarsi. Ci si immedesima in uno o nell’altro partner o lo utilizzano per poter sfogare ciò che non riescono a fare nella realtà. Non si vede nulla di diverso di quanto c’è nella vita, non  è un modello negativo, lo è per esempio molto di più quando si vede violenza, penso perfino ad alcuni cartoni animati. Quello che mostra Temptation è il quotidiano, è quel che succede nella vita, solo che non si vede in diretta. E non dimentichiamo che entrambi i partner sanno di essere tentati e che anche l’altro lo è, e che sono osservati”.
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