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07.03.2018 - 12:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

L'amore secondo Maxi B. "Sono innamorato della vita e del mio lavoro. Dal Guinnes ho imparato che molti faticano a dormire, e sto scrivendo una canzone. Canterà Michael?"

Con "Luna Park", col featuring di Paolo Meneguzzi, lo speaker dei Blues Brothers torna alla musica. "La ripresa è più lenta di quel che credevo... Ora so che musica voglio fare, col marchio Blues Brothers e Radio 3iii, ovvero onestà, divertimento, leggerezza e non volgarità" GUARDA IL VIDEO (dove c'è Casanova)

MELIDE – Sono tornati, alla grande! Poche settimane dopo il record della diretta, Maxi B lancia il suo nuovo singolo (dal titolo "Luna Park"), in una continuità che va dalla radio al suo vecchio amore, la musica, e assieme a lui c’è anche… Michael Casanova, oltre a Paolo Meneguzzi. È lui a parlarci della canzone, e del post impresa, da cui sia lui che l’amico faticano un po’ a riprendersi.

“La ripresa è lentissima, anche se sta arrivando. L’affetto della gente ci aiuta. Pensavo fosse più semplice recuperare, che sarebbero bastati alcuni giorni dormendo tante ore. Invece ci ha lasciato un jet lag potentissimo che dura due o tre settimane, anche perché inizialmente si fatica a dormire. Pensa che prima lavoravamo senza problemi 12, 13 o anche 14 ore al giorno, visto che il nostro lavoro è passione, ora dopo la diretta facciamo altre due o tre ore e siamo stanchi…”.

Che cosa vi è rimasto, a distanza di qualche settimana? Un grande successo anche la festa…
“Come ti potevi aspettare un affetto così? Dovresti essere un veggente! Ho un ricordo incredibile, ho imparato molto. Pensiamo alla notte: ho visto quanta gente ha bisogno di compagnia la notte e quanta fatica a dormire, per un motivo o l’altro. Adesso so quanto è importante avere un sonno che soddisfi il fabbisogno del giorno, non sapevo di questi problemi! Ricordo poi i messaggi, l’affetto, il fatto che la gente ha bisogno di leggerezza e di una prova di amicizia. In molti ci hanno detto che si erano dimenticati della bellezza di avere un amico, qualcuno su cui contare. È qualcosa che a nostra volta abbiamo imparato, il senso dell’amicizia, dell’appartenenza alla squadra. È stato forse una delle rare occasioni in cui il Ticino si è unito… non cambia il mondo, il nostro record, ma ci ha fatto sentire un’unione, qualcosa che non potevamo immaginare”.

Parli sempre di abbattere nuove sfide, e riecco un tuo singolo. Che effetto ti fa, era un po’ che non uscivano tue canzoni?
“Un annetto, sì, e quello era un singolo di transizione. Questo invece è quello della ripartenza, so che musica voglio fare. Da quando ho capito dove voglio andare a parare ho scritto molte canzoni. Volevo collaborare da tempo con un amico come Meneguzzi, e lui con me. È una nuova sfida, a livello di testo e di come è strutturata è qualcosa di nuovo, aperta a un pubblico più ampio. Io stesso con il mio lavoro quotidiano mi rivolgo a più gente e credo che la musica vada di conseguenza. Ci sono pochi calcoli da fare, nella musica sei tu, e io ora sono questo, un ragazzo che vuole rivolgersi non solo a rapper o poche categorie”.

Ce l’hai servita su un piatto d’argento: che musica vuoi fare?
“In parecchi mi dicono che scrivo molto d’amore ultimamente. È vero, secondo me in questo momento non ci sono molti altri argomenti di cui vale la pena parlare nelle canzoni. E non penso solo all’amore uomo-donna, anche l’amicizia, per un padre e una madre, un figlio, le relazioni, le emozioni. La canzone contiene la metafora di relazioni che non sono perfette ma belle per questo. Quelle di tutti i giorni, infatti, hanno un sacco di difetti, ma se riesci a farteli piacere la relazione ha vinto, se ami i difetti dell’altro non può finire”.

C’è stato qualcosa nella tua vita, in questo periodo, che ti ha fatto arrivare a questa visione dell’amore?
“Ora sono innamorato, in generale. Della vita, del mio lavoro, ci sono persone che amo profondamente. Ho cominciato a capire che prima di giudicare qualcuno va conosciuto, mentre in precedenza ero molto impulsivo e istintivo, a volte anche rabbioso. Sono uno reale, nella musica non mento, e quanto ero arrabbiato traspariva, adesso sono più riflessivo e più innamorato della mia vita e del mio lavoro. Non solo perché sta andando bene, ma proprio perché mi piace farlo, essere a contatto con la gente, ho un rispetto smisurato per la gente, per chi ci ascolta, ci vede. Mi sento parte di una famiglia immensa, anche con chi non ho mai visto. Vedere le cose in modo positivo anche quando non vanno bene credo sia la cosa più importante e il rispetto che mi arriva mi ha aiutato”.

Oltre a Meneguzzi, nel video c’è Casanova, e esso è prodotto da Galati. Tutto made in Teleticino?
“È stata una scelta, ma non made in Teleticino, piuttosto made in chi merita. Mi sono detto: perché andare a cercare sempre persone lontane? Partiamo da Micheal, siamo una coppia lavorativa, perché distanziarsi dai Blues Brothers quando faccio la mia musica? Io sono Maxi B, scrivo canzoni, faccio radio, faccio tv, e faccio parte del Blues Brothers, per questo gli ho chiesto se voleva produrre con me la canzone e apparire nel video. Lui si è prestato, abbiamo riso tantissimo facendo il video. Michel Gaalti poi è l’autore del documentario sul Guinnes, dove ha colto il senso dell’unione, della gente, e dunque mi sono detto perché non chiedergli di produrre e montare il video”.

Se avessi scritto il testo dopo il Guinnes, avresti parlato d’amore in modo diverso?
“Avrei scritto un’altra canzone, che parla del Guinnes. E lo sto facendo. Qui invece narro d’amore, dei colpi che prendi, che però sono le emozioni forti. Adesso mi piace l’idea della metafora del Guinnes, inteso come qualcosa che unisce. Farò cantare Michael? Ecco, siamo un po’ più sul difficile… (ride, ndr). L’intenzione di aggiungere la mia musica a tutto quello che facciamo coi Blues Brothers c’è, voglio farla diventare la musica di Maxi B ma con una produzione Blues Brothers e Radio 3iii, intendendo con spirito positivo e con un marchio che stiamo cercando di portare avanti, quello di onestà, divertimento, leggerezza e non volgarità. È il concetto che desidero veicolare alla mia musica e si unisce perfettamente con i BB”.

Paola Bernasconi
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