POLITICA
Pontiggia "banna" Jermini. «Indecente su Foa, è un funzionario dirigente del Cantone»
Marcello Foa in un articolo ha attaccato Obama, a Marco Jermini il pezzo non è piaciuto e se l'è presa con Foa, «"giornalista" peggio di Fede». Pontiggia non apprezza...
BELLINZONA - Scordiamo il clima natalizio da vogliamoci bene, la prima polemica via social, con tanto di bann, è servita. Protagonisti il consigliere comunale socialista di Lugano, Marco Jermini, il direttore del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia,
Marcello Foa
e... Barack Obama.Il casus belli, infatti, è un articolo di giornalista e amministratore delegato di MediaTi Foa sull'uscente presidente degli USA. Sostanzialmente, e con toni duri, Foa (un sostenitore del nuovo presidente) sostiene che Obama, rappresentante di un establishment che ha governato negli Stati Uniti durante il suo mandato e per 16 anni, oltre a cercare di impedire l'elezione di Trump, sta facendo di tutto per metterlo in difficoltà prima ancora che metta piede alla Casa Bianca, sia nei rapporti con Israele che soprattutto con la Russia: secondo Foa, l'amministrazione Obama contava su una reazione scomposta di Putin, che non c'è stata, per creare problemi a Trump. Obama viene definito «un uomo ampiamente sopravvalutato».
Marco Jermini
sul suo profilo Facebook, il 31 dicembre, ha attaccato l'articolo. «Obama sarà forse l'uomo che non sa perdere. Foa è invece certamente un "giornalista" monotono e di parte che da noi in CH (CH=Confoederatio Helvetica=Svizzera) ha semplicemente trovato l'America», definendolo «peggio di Fede». «Lo leggono purtroppo in tanti perché ormai noi (soprattutto a Lugano e nel Sottoceneri) siamo invasi da fuchi residui della cultura del cavaliere chitarrista sulle navi. Residui buoni a nulla di là e furbi di qua! Residui pseudo imprenditori che dobbiamo imparare a eliminare perché rovinano la nostra economia. Questo è il mio auspicio per il 2017 ticinese se vogliamo ricominciare a vivere degnamente», ha concluso.Il tono non è per nulla piaciuto a
Fabio Pontiggia
, che ha comunicato ai suoi contatti Facebook di aver eliminato Jermini dalle amicizie. «Ha usato toni xenofobi, nessuna controargomentazione, e ne ha auspicato letteralmente l'eliminazione. Si possono avere opinioni diverse, ci mancherebbe, ma la gratuita violenza verbale non è ammissibile», ha scritto, ritenendo che il tutto sia reso più grave dal fatto che il consigliere comunale socialista è un funzionario dirigente del Cantone (direttore del Laboratorio Cantonale). «Indecente. C'è solo da sperare che l'abbia scritto dopo diversi brindisi di troppo», conclude Pontiggia.
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