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15.05.2017 - 11:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Mandato agli amici degli amici? Il Governo nega, "a questo punto non possiamo più assegnare mandati a ditte delle regioni da cui provengono i Ministri...

Pronzini aveva interrogato in merito al mandato alla Dazzi, per legami di Gobbi coi membri del CdA. "In questo Cantone ci si conosce tutti. Abbiamo scelto questa tipografia perché..."

BELLINZONA – Non c’è stato nessun aiuto agli amici. Matteo Pronzini aveva sollevato il dubbio che il trasferimento del mandato diretto per la stampa e la confezione delle cartelle per le tombole alla tipografia Dazzi di Chironico fosse avvenuto di fatto per conoscenze, poiché il Ministro Norman Gobbi era stato nel CdA dell'Alpin Media SA di Chironico insieme ai dirigenti della tipografia Dazzi fino al 2011.

Come prevedibile, il Consiglio di Stato nega. Conferma la presenza di Gobbi e delle altre persone del CdA, ma per il trasferimento del mandato, che prima era appannaggio di una tipografia della Riviera, indica altri motivi.

“Bisognava poter garantire allo Stato una forma di backup e avere così un ulteriore partner tipografico in grado di produrre le cartelle per il gioco della tombola, gioco ancora ben radicato alle nostre latitudini”, si legge nella risposta. E non c’entra il voler risparmiare, bensì c’era la “necessità di ridurre i potenziali rischi operativi garantendosi un secondo partner tipografico in grado di svolgere tali compiti".  Il risparmio c’è stato comunque, di 7'000 franchi nel corso del 2016.

Alla Dazzi, proseguono, era stata chiesta un’offerta speciale, e quella ricevuta aveva soddisfatto il Dipartimento delle Istituzioni.

E come la mettiamo col fatto che Gobbi conoscesse i membri del CdA? Per il Consiglio di Stato, nulla di strano, anzi, “in un territorio quale è il Cantone Ticino è praticamente impossibile che le persone non si conoscano”.

Addirittura, ma suona come una provocazione, nel testo si legge che per evitare problematiche del genere, “se si analizza già solo il criterio della provenienza geografica dei componenti dell'Esecutivo, e quindi la loro prossimità con le ditte del territorio, lo Stato dovrebbe astenersi da dare mandati a ditte radicate nel Locarnese, nel Malcantone, sul Piano di Magadino, nelle Tre Valli e sul territorio di Lugano”: ovvero le regioni di provenienza dei cinque Ministri. I quali, prosegue il Governo, data anche la loro precedente attività lavorativa, hanno sicuramente amicizie e conoscenze in altre zone del Cantone.
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