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26.07.2017 - 17:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Due casi, un Consigliere Nazionale. Regazzi 'assolve' Doris Leuthard, e sulla Verzasca dice che "qualcosa va fatto, così sembra la spiggia di Rimini"

Fabio Regazzi parla di "una polemica estiva montata ad arte. Se per una volta ha fatto acquisti in Italia, ci può stare". Non gli piace vedere la Verzasca così invasa da gente, "e a livello di sensazioni direi che i lombardi sono meno attenti degli svizzeri"

LOCARNO - Gli acquisti di Doris Leuthard e i turisti in Valle Verzasca: Fabio Regazzi è compagno di partito della Ministra ed è verzaschese di adozione, come si definsice. Liberatv.ch lo ha interpellato, per avere la sua opinione sui due casi di questi giorni.

Per quanto concerne Leuthard, Regazzi la assolve. "Premetto che non conosco i dettagli ma mi pare la classica polemica estiva montata ad arte per riempire i giornali. Anche perché c’è stata questa coincidenza sfortunata che la notizia è uscita in concomitanza con il progetto di Schneider Amman per contrastare il turismo degli acquisti. Non mi sento in ogni caso di biasimare il comportamento della Presidente della Confederazione: se per una volta ha fatto qualche acquisto in Italia ci può stare. Del resto lo fanno anche moltissimi ticinesi, per diversi motivi. Anche perché è risaputo che quando trascorre le vacanze in Ticino, Leuthard si reca molto spesso nei nostri negozi e anche nella macelleria di Vira Gambarogno". E se un politico, è vero, dovrebbe dare il buon esempio, se la spesa in Italia è stata effettuata una volta, pazienza...

Più complessa la questione riguardante la Verzasca, che il Consigliere Nazionale vede come "una di quelle valli che in Ticino hanno mantenuto la loro anima selvaggia, con una natura pressoché incontaminata". Dunque, è chiaro che vedere tutta questa orda di persone, che peraltro lasciano ben poco sul territorio se pensiamo ai ristoranti o ai negozi, mi disturba. Non è che mi piaccia molto vedere la Valle invasa da turisti come accaduto negli ultimi fine settimana, in particolare da quando è stato diffuso online l’ormai celebre video. È diventata una situazione quasi insostenibile: peggio delle spiagge di Rimini".

Qualcosa andrà fatto. Per Regazzi, si dovrebbe iniziare a gestire traffico e parcheggi, con il bus navetta che è certamente una buona idea. "Se la situazione diventasse diventare insostenibile, non si possono escludere a priori opzioni come il numero chiuso per i turisti o l’obbligo di lasciare in pianura l’auto in un parcheggio a pagamento, che tra l’altro potrebbe servire per finanziare i costi generati da questo tipo di turismo di massa”, per salvaguardare la Verzasca.

Ma ritiene che i turisti italiani siano più maleducati degli svizzeri? "Non si può e non si deve generalizzare e non ho elementi certi per avere un’opinione precisa. Ma a livello di sensazioni, da quel che ho potuto osservare da assiduo frequentatore del luogo e dai racconti di chi ci vive, si può dire che gli svizzeri tedeschi sono abbastanza attenti, mentre i Lombardi forse sono meno sensibili”.
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