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20.09.2017 - 11:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La Lega, gli auguri di rito e le frecciate. "Ora Cassis tenga in maggior conto le decisioni popolari del suo Cantone di come ha fatto da deputato. E si distanzi dalle lobby"

Il Movimento di via Monte Boglia non ha votato per il ticinese (per Pantani e Quadri, scheda bianca), "siamo pronti a collaborare nell'interesse del Ticino. Giudicheremo il nuovo Consigliere Federale sulla base dell'attività svolto, ma sia meno filo UE di Burkhalter..."

BELLINZONA  - Ignazio Cassis è stato eletto Consigliere Federale, e ovviamente i commenti si susseguono, tra chi, la maggior parte anche fra le persone comuni, esulta per il ritorno del Tiicno nella stanza dei bottoni e chi è meno felice. Anche i partiti stanno dicendo la loro, in un misto di auguri di rito e commenti più o meno positivi.

"La Lega dei Ticinesi augura buon lavoro al neoeletto Consigliere federale Ignazio Cassis", si legge nella nota inviata da via Monte Boglia.

Roberta Pantani, e più tardi Lorenzo Quadri, hanno confermato alla RSI che fra le schede bianche c'erano anche le loro, come avevano detto ("abbiamo abbassato anche il quorum", ha commentato Quadri). "Per i motivi più volte espressi, la Lega non ne ha appoggiato la candidatura, indicando subito con trasparenza la propria posizione", continua il comunicato. "Ma è evidentemente pronta a collaborare nell’interesse del Ticino".

Poi, le bordate. "La Lega auspica che Ignazio Cassis, in veste di ministro, terrà in maggior conto le decisioni popolari del suo Cantone di provenienza di quanto non abbia fatto come deputato e capogruppo PLR. E che si distanzierà dalle lobby per cui è stato finora attivo professionalmente".

Ce n'è anche per Burkhalter,  "ci auguriamo che, nel caso in cui gli venga affidato il Dipartimento degli Esteri, il nuovo Consigliere federale saprà essere meno filo-UE del suo predecessore (non ci vuole molto) e che manterrà le promesse fatte durante la campagna elettorale e nelle audizioni; in particolare quella di fare “Reset” sul dossier dell’accordo quadro istituzionale e di opporsi alla ripresa automatica del diritto comunitario".

L'elezione ora è avvenuta: Quadri ha affermato che non si può giudicare qualcuno sulla base del discorso di accettazione, e che sarà il lavoro a parlare. E così, in pratica, si conclude anche la nota del partito: "rinnovando gli auguri di buon lavoro, la Lega giudicherà il nuovo Consigliere federale sulla base dell’attività svolta". 
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