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27.10.2017 - 22:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La cena di Bormio, il segreto di Pulcinella. Al DSS sapevano, ma Beltraminelli no

Quando iniziarono a girare voci in merito a una vacanza pagata alla funzionaria e compagna di Dadò, i due ebbero un incontro con il Direttore della Divisione. Il Ministro non fu informato perché Bernasconi concluse che si era trattato di una semplice cortesia

BELLINZONA – La cena dell’ormai celebre vacanza di Bormio non era un segreto all’interno del DSS. Paolo Beltraminelli, per contro, non ne era informato.

Lo ha svelato oggi il Quotidiano, ma Fiorenzo Dadò non si è nascosto, ammettendo di aver partecipato a una riunione con la compagna, il capo Divisione dell’Azione sociale e delle famiglie Renato Bernasconi, un collaboratore dell’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento (USSI).

Infatti a giugno il collaboratore dell’USSI, incaricato di scoprire che cosa sapesse Falò, che stava conducendo la famosa inchiesta, capì che la redazione era a conoscenza dei 150 euro di cena offerti da Sansonetti in Valtellina alla donna e al compagno. Si tennero due incontri, e Bernasconi scelse di non informare Beltraminell, in quanto era certo si trattasse di una semplice cortesia. 

Dadò non smentisce, anzi, confermando che la sua compagna, dopo che a lui erano giunte voci (non dice da parte di chi, se del funzioanrio dell'USSI o da altre persone) che qualcuno parlava della vacanza, aveva chiesto un incontro col suo Direttore, a cui aveva partecipato anche lui, essendo coinvolto. E avrebbero dimostrato che le fatture erano state pagate dal presidente pipidino, non da Sansonetti, a parte quei 150 euro.

Il Consigliere di Stato venne a sapere tutto quando la notizia uscì al Quotidiano.
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