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19.02.2018 - 17:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Morisoli contro tutti sulle unioni civili. "Lo scopo del matrimonio è la riproduzione, c'è differenza". "Se Papa Francesco sentisse il suo discorso..."

Una mozione chiedeva che i sindaci possano celebrare le unioni civili, è stata accettata. Ma negli interventi ha fatto scalpore quello di Morisoli. Lepori: "la sua è una visione personale ma offensiva e discriminatoria per chi non può avere figli". Ferrara, "non ci starebbe un richiamo dell'Ufficio presidenziale?"

BELLINZONA – Nella giornata del Procuratore Pubblico (al primo turno, 6 voti per Cappella, 32 per Pagani, 25 per Perugini e 22 per Stauffer, dunque si andrà al secondo turno), si è parlato anche di unioni civili. E come spesso capita con temi simili, si è arrivati a una discussione che ha infiammato i toni, toccando il significato di famiglia e gli scopi della vita.

La richiesta, di Michela Delcò Petralli, era che i sindaci possano celebrare le unioni domestiche registrate (la richiesta verrà girata a Berna). I primi interventi, in particolare quello del relatore di maggioranza Carlo Lepori, si sono improntati sulla non discriminazione delle coppie omosessuali. Diversi deputati hanno parlato di apertheid, per esempio, o di bullismo subito dai giovani.

Poi, per La Destra, è arrivato il discorso di Sergio Morisoli che ha fatto discutere diversi colleghi.

“Matrimoni e unioni civili omosessuali non sono la stessa cosa”, ha detto in poche parole.  “Lo scopo del matrimonio è riprodursi, è quello che manda avanti società, le persone omosessuali non possono farlo. Matrimonio e fecondità vanno a braccetto, sono condizioni fondamentali e costitutive della società. Pertanto ritengo che la procreazione fra maschio e femmina vada privilegiata rispetto a forme diverse, che sono legittime. Non si tratta di discriminazione, ma di differenziazione di due cose che sono diverse”.

Sulla sedia è salato Carlo Lepori, che come detto ha redatto il rapporto di maggioranza favorevole. “La procreazione è lo scopo primo dell’esistenza? Si tratta di una visione personale ma offensiva e discriminatoria per chi non può avere figli. Non si tratta di fare filosofia sul concetto di famiglia o di procreazione e coppia, ma di stabilire se la legge permetta l’unione domestica registrata anche ai sindaci”, ha ricordato.

Ha preso subito la parola la mozionante Michela Delcò Petralli. “Io e il collega Morisoli siamo supoli opposti. La procreazione ora avviene anche al di fuori della coppia, pensiamo a quella assistita in provetta, oppure ci sono figli che nascono da padri sposati al di fuori della loro unione. E le coppie eterosessuali che non possono avere figli, non sono sacre? Abbiamo poi coppie eterosessuali che non si sposano, o omosessuali che non vogliono registrare la loro unione: una varietà di situazioni, e tutti hanno diritto al rispetto prima di tutto di noi politici. Mi chiedo cosa avrebbe detto Papa Francesco del suo intervento, collega Morisoli. A parte che la natalità è più bassa per l’incertezza del futuro sociale, economico e ambientale. Diamo un messaggio politico chiaro per parificare coppie eterosessuali e omosessuali!”

“Papa Francesco ha di meglio da fare che leggere i miei interventi, e io non ho tirato in ballo la Chiesa”, ha ribattuto Morisoli. “Ripeto, la relazione naturale logica che tiene in piedi una società è quella della famiglia tradizionale. Che ci siano altre situazioni diverse, legittime da proteggere, rispettare e valorizzare, per cui stanziare decine di milioni, che non possono permettersi la regolarità del nucleo tradizionale di famiglia, non ci piove. Ma sono appunto situazioni diverse da quella naturale e centrale, che si chiama matrimonio. Voglio dar loro un valore differenziato, non discriminatorio. Parificando si abbassa il valore del matrimonio, non si innalza quello delle altre istituzioni”.

Natalia Ferrara ha chiesto per il collega de La Destra un richiamo da parte dell’Ufficio Presidenziale.  “Dire che la procreazione è lo scopo principale della vita di una donna mi pare decisamente una forzatura…”.

“Un deputato dice quel che vuole, ognuno interpreta quel che viene detto”, ha ripreso, piccato, la parola Sergio Morisoli. “Non ho detto che a procreare deve essere solo la donna, e non che farlo è l’unico modo del vivere, ma solo che la procreazione fra maschio e femmina è uno degli scopi della vita”. Punto a capo, per lui.

La mozione è stata accettate con 54 sì, 14 no e 9 astenuti. Ma la discussione mostra che il tema dell’omosessualità è sempre caldo.


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