Politica
24.05.2018 - 17:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Campagna di Mendrisio, botta e risposta fra Herber e Nava. "Il vostro stile sembrava quello del Mattino". "A 10 giorni dal voto potevate intervistare qualcun altro della Deputazione"
Per Massimiliano Herber, "la Deputazione non è formata da 'somari', certamente c'è qualcuno più volpe di altri. I fatti a volte necessitano solo di qualche riga di spiegazione". Nava: "non sembriamo il Mattino, il nostro articolo non contiene insulti. Non sta a noi giudicare la RSI, abbiamo solo segnalato"
MENDRISIO – Una settimana fa, il PLR si era arrabbiato con la RSI. In piena campagna elettorale per il ruolo di sindaco di Mendrisio (a proposito, TicinoLibero desiderava chiudere il capitolo della sfida fra Romano e Cavadini confrontando le cifre spese dai due partiti per l’avvicinamento al voto, ma purtroppo solo il PPD ha potuto e voluto fornirci i numeri), i liberali ritengono che la tv di Comano abbia dato troppo spazio al candidato pipidino, in particolare citando un confronto avvenuto il 17 aprile sulle casse malati e un’intervista a Romano in ambito di una conferenza stampa con la Deputazione ticinese alle Camere.
E su Opinione Liberale lo aveva fatto notare, chiedendo: “il prossimo passo sarà Romano a reti unificate? Va bene che fa rima con Comano…”.
Sull’edizione in uscita domani, il responsabile dell’Attualità regionale della RSI Massimiliano Herber ha replicato al segretario Andrea Nava.
Ecco le sue parole:
“Caro direttore, caro Andrea, Con uno stile che ricorda il domenicale denunciato nell’articolo che lo precede, in un pezzullo non firmato venerdì scorso Opinione Liberale attacca la RSI per la disparità di trattamento dei candidati al sindacato di Mendrisio accusandoci di aver “ingiustamente avvantaggiato” Marco Romano. Si citano due episodi che mi permetto di contestualizzare affinché il lettore di OL possa valutarli correttamente. Il primo riguarda la partecipazione del consigliere nazionale PPD al faccia a faccia sulle franchigie di cassa malati. Innanzitutto mi permetto di ricordare che il confronto è avvenuto il 17 aprile, ben prima l’embargo invocato in vigore dal 1. maggio.
Secondariamente, la motivazione nella scelta del parlamentare PPD è stata duplice: perché il suo partito da tempo ha annunciato un’iniziativa per limitare i costi della sanità, poi – ironia della sorte – perché come ricorderai sei stato proprio tu, caro Andrea, a indicarmi il consigliere popolare democratico quando, la sera prima in occasione di una tavola rotonda sulla riforma fiscale, ti chiesi chi tra i deputati PLR avrebbe potuto confrontarsi su quel tema sanitario. Il secondo presunto sgarro commesso dalla RSI riguarderebbe la copertura concessa alla conferenza stampa con la Deputazione alle Camere convocata dal Consiglio di Stato mercoledì scorso. Prima dell’incontro, abbiamo contattato la Cancelleria dello Stato chiedendo se avesse potuto essere presente il vicepresidente della Deputazione. Non solo la risposta della Cancelleria è stata negativa, ma all’incontro con i media si è presentato il solo Romano visto che anche il presidente del Governo ha disertato la conferenza! Non crediamo affatto che la Deputazione sia formata da “somari”, certamente c’è qualcuno più volpe di altri. Le sensibilità in campagna elettorale sono comprensibilmente acutissime, le percezioni sempre soggettive, i fatti a volte necessitano solo qualche riga di spiegazione. Cordialmente, Massimiliano Herber, responsabile Attualità regionale RSI”.
Nava, avendo ricevuto ovviamente la risposta prima dell’uscita del giornale, ha deciso di pubblicarla con una sua contro replica (da dove si evince il fastidio del PLR a essere paragonato alla Lega e ai metodi del Mattino…)
“Caro responsabile, caro Massimiliano, Prendiamo atto del suo scritto, che tuttavia non condividiamo pienamente. Ecco perché. In primo luogo prendo atto dei pareri discordanti sul fatto di aver indicato io stesso il nome di Marco Romano. Non mettendo in dubbio le competenze del consigliere nazionale, mi vedrei male proporre il coinvolgimento del candidato Romano nel mezzo di una campagna elettorale.
Tuttavia, lungi da me la decisione su chi invitare all’interno di programmi RSI. Discorso diverso per quanto attiene al servizio del 17 maggio scorso, ossia a 10 giorni dal voto, con un embargo in atto, una campagna elettorale in pieno svolgimento e il materiale di voto già nelle case. L’intervista a Romano poteva essere evitata. Sta molto probabilmente alla sensibilità del giornalista e del capo edizione che gestisce lo scadenzario di giornata. E, di conseguenza, dello stesso responsabile dell’attualità regionale che detta la linea.
A 10 giorni dal voto, penso che se la RSI avesse in alternativa – pro attivamente – cercato di raggiungere un altro membro della Deputazione, di problemi non ve ne sarebbero stati. Probabilmente in questo caso si è preferito attendere passivamente. Ma non sta di certo a noi giudicare l’operato della RSI. Come Partito abbiamo ritenuto corretto segnalare il caso in questione al Consiglio del pubblico della CORSI affinché lo stesso venga criticamente analizzato e - se condiviso - corretto nelle future attività di programma. Mi permetto infine di dissentire del fatto che il nostro giornale abbia pubblicato un articolo sulla falsa riga del domenicale leghista. Noi ci battiamo contro i regolari attacchi e i continui e scorretti colpi sotto la cintura. Il nostro articolo non contiene insulto alcuno o offesa particolare. Con stima, Andrea Nava direttore editoriale di Opinione Liberale”.