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06.09.2018 - 12:150
Aggiornamento: 07.09.2018 - 18:46

PLR contro tutti. "Lega, solo slogan e flop. Bieco conservatorismo sia a destra che a sinistra"

Dure parole di Caprara, contro tutti: "Dadò per far dimenticare le sue magagne promuove la malafede altrui". Farinelli si candida, Valenzano Rossi e Gaffuri in forse

BIASCA – Si è parlato di votazioni ma soprattutto di elezioni. La notizia del giorno, ieri, quando c’è stato il Comitato Cantonale liberale a Biasca (la stessa sera di quello pipidino), era la disponibilità data da Alex Farinelli al suo partito per candidarsi per il Consiglio di Stato. 

Dopo un’estate di tentennamenti e di riflessioni, il capogruppo in Parlamento ha sciolto le riserve. TeleTicino sosteneva che, per l’affare Argo, dove non aveva trasmesso la rettifica di un’email quando era nella Sottocommissione che indagava, Farinelli fosse stato escluso. Così non era, lui aveva precisato di aver preso tempo. Ed ora ha deciso: ci sarà. “Ci ho pensato, perchè era una scelta importante, poi ho deciso di mettermi a disposizione. I prossimi mesi saranno sicuramente impegnativi, ma anche molto interessanti. Ci tenevo però a ringraziare tutte quelle persone che, in particolare in queste settimane, mi hanno dimostrato apprezzamento e sostegno. Un aspetto che mi ha fatto molto piacere e che è stato importante per maturare questa decisione”, ha detto sui social.

Quella liberale dovrebbe essere una lista forte, anche se nessuno parla apertamente di raddoppio. Ma Bixio Caprara, sia durante la serata che poi a La Regione, critica la Lega. “Il partito di maggioranza relativa ha in passato lanciato tanti slogan che promettevano la risoluzione di tutto, invece… Ci sono tutta una serie di flop che dimostrano la necessità di un altro approccio. Lo definirei liberale-radicale ma in definitiva svizzero. Dobbiamo essere credibili con Berna, stabilire relazioni solide e portare proposte convincenti”, afferma. Più che aumentare la propria presenza nelle Istituzioni, il PLR vuol presentare persone valide. Nel frattempo, rimane aperta la possibilità della presenza di Karin Valenzano Rossi, così come di Sebastiano Gaffuri, che ha detto di essere in fase di riflessione, mentre ha deciso di non correre per il Governo Alessandra Gianella.

“I liberaliradicali sono caratterizzati dalla voglia di guardare avanti e di raccogliere le sfide del futuro con rinnovato entusiasmo, con ottimismo e fiducia. Atteggiamento agli antipodi rispetto al bieco conservatorismo che blocca sinistra e destra, inclini a riempirsi la bocca di slogan e di soluzioni apparentemente magiche, che soddisfano i narcisismi di taluni sedicenti guida-popoli, ma che non portano da nessuna parte, ingannando e illudendo il cittadino”, ha aggiunto Caprara, attaccando di fatto tutti. Non risparmia nemmeno il PPD, anzi, se la prende con Dadò, specificando di avere un problema con lui, non col partito: “il conductor pipidino per far dimenticare le sue magagne personali, malgrado le esaustive e chiare risposte del Consiglio di Stato, si ostina a promuovere la mala fede altrui in procedure, e mi riferisco alla nota proposta di acquisto ormai defunta dello stabile Evita, che sono perfettamente legittime, gestite in modo trasparente e nell’interesse dello stesso ente pubblico che non riesce a realizzare in proprio tutti gli stabili di cui ha bisogno.”

Parole non dolcissime nemmeno per Manuele Bertoli. Il PLR dirà sì alla Scuola che verrà, ma “non è stata una cambiale in bianco data a Bertoli. I liberaliradicali hanno storicamente sempre avuto a cuore le sorti della scuola ticinese, è un tema che ci è caro. Bisogna pur dire che il fronte oggi contrario è caratterizzato da partiti e movimenti che non si sono distinti per un lavoro di critica costruttiva al progetto”: ovvero, Lega e UDC.

PLR contro tutti, quindi.

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